Trump si presenta come il presidente della “Main Street”, non di Wall Street.
Durante un discorso tenutosi ieri sera, l’ex presidente Donald J. Trump ha ribadito la sua posizione chiara: lui è dalla parte degli americani comuni, non dei politici globalisti che, a suo dire, da decenni svendono i lavoratori statunitensi a favore di altri paesi.
“Sono orgoglioso di essere il presidente dei lavoratori, non degli esternalizzatori; il presidente che sta dalla parte della Main Street, non di Wall Street; che difende la classe media, non la classe politica; e che difende l’America, non i truffatori commerciali in giro per il mondo”.
Occasione per ribadire l’agenda “America First”: “I nostri avversari non temono che le politiche America First falliscano, sono terrorizzati dal fatto che la nostra strategia avrà successo e faremo l’America più grande, forte e migliore… ed è quello che sta accadendo… Dimostreremo che tutti i loro anni di tradimenti non saranno dimenticati”.
“Le voci stridule che sentite questa settimana sui dazi sono le stesse di quelli che non si sono mai preoccupati quando gli Stati Uniti hanno perso 90.000 fabbriche e impianti… dal NAFTA in poi”, ha aggiunto Trump rimarcando la doppiezza dei competitor globali.
Spazio poi al tema dell’espulsione dei terroristi stranieri: “Il mese scorso abbiamo ufficialmente designato il Tren de Aragua, MS-13 e i cartelli della droga messicani come Organizzazioni Terroristiche Straniere. E grazie alla Corte Suprema di ieri, continueremo a deportare questi mostri ai sensi dell’Alien Enemies Act”.
Discorso che ha poi visto la partecipazione di Keith Siegel, un cittadino americano tenuto in ostaggio da Hamas: “Sono qui e sono vivo. Presidente Trump, mi hai salvato la vita. Hai salvato la vita di 33 ostaggi grazie ai tuoi sforzi”.
foto press.donaldjtrump.com