Trump accende i riflettori sulla situazione dei bianchi in Sudafrica.
Tornano a far discutere le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, dopo aver denunciato pubblicamente, attraverso una serie di contenuti video, quella che ha definito “la scioccante persecuzione” dei bianchi in Sudafrica. Intervento che non ha mancato di sollevare nuove polemiche sul trattamento delle minoranze nel Paese africano, con riferimenti espliciti a violenze, discriminazioni e alla controversa legge sulla redistribuzione delle terre.
“Abbiamo lasciato tutto per via degli attacchi. Non puoi più vivere in una fattoria come bianco in Sudafrica: rischi la vita”, ha dichiarato un rifugiato sudafricano intervistato da diversi media americani, dopo le dichiarazioni di Trump.
Il New York Post, ancora, ha raccontato la storia di una coppia sudafricana che si è definita vittima di attacchi razziali e pronta a rifarsi una vita negli Stati Uniti. La BBC e Sky News hanno poi riferito di casi di violenza nelle aree rurali e di tensioni crescenti legate alla questione agraria. Il Daily Mail ha riportato che, solo nel 2023, vi sarebbe stato un omicidio a settimana nelle zone agricole del Paese.
Trump che ha stigmatizzato in particolare l’azione del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, firmatario della legge che consente l’esproprio delle terre. Una norma giudicata troppo vaga e che ha riacceso il dibattito sul passato coloniale e le ingiustizie storiche, ma anche sulle modalità e i rischi di una redistribuzione forzata.
Secondo quanto riportato da un’associazione economica sudafricana, sarebbero circa 70.000 i cittadini sudafricani, in prevalenza appartenenti alla comunità afrikaner, che avrebbero espresso interesse a trasferirsi negli Stati Uniti, a seguito dell’apertura di un canale speciale di accoglienza da parte di Washington.
Le tensioni nel Paese si intrecciano a dinamiche storiche, politiche ed economiche estremamente complesse. Mentre una parte dell’opinione pubblica e del governo rivendica la necessità di riforme per riequilibrare la distribuzione delle risorse, crescono i timori per una possibile escalation di violenza e instabilità.
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