Europa

Tensioni tra India e Pakistan: l’Unione Europea condanna l’attentato in Kashmir e invita alla de-escalation.

L’Unione Europea e i suoi 27 Stati membri, in una nota congiunta del Consiglio, hanno condannato con fermezza l’attentato terroristico avvenuto lo scorso 22 aprile a Pahalgam, nello Stato indiano di Jammu e Kashmir, dove hanno perso la vita diversi civili innocenti. In un comunicato ufficiale diffuso dall’Alto Rappresentante UE, Kaja Kallas, Bruxelles ha ribadito che “il terrorismo non può mai essere giustificato” e ha chiesto che i responsabili dell’attacco siano assicurati alla giustizia.

L’UE ha espresso profonda preoccupazione per il crescente clima di tensione tra India e Pakistan, sottolineando i rischi che questa escalation comporta, incluso un possibile ulteriore aumento delle vittime civili su entrambi i fronti. Chissà perchè ciò può valere in Asia ma non in Europa, dove da anni l’Ue ha sostenuto di fatto l’escalation con la Russia.

L’Unione, inoltre, ha rivolto un appello alle due potenze affinché esercitino moderazione, fermino le ostilità e aprano un canale di dialogo diretto per prevenire un aggravamento della crisi. Insomma, si chiede di agire diversamente da quanto fatto dall’Ue negli ultimi 3 anni in Europa.

Un conflitto, quello tra India e Pakistan, che affonda le sue radici nella controversa questione del Kashmir, regione a maggioranza musulmana contesa tra i due Paesi sin dalla fine del dominio coloniale britannico nel 1947. Con la Partizione, l’India e il neonato Pakistan non raggiunsero mai un accordo definitivo sul futuro del Jammu e Kashmir. Ne seguirono tre guerre – nel 1947, 1965 e 1971 – e numerosi scontri armati, spesso sfociati in gravi crisi internazionali, considerando che entrambi i Paesi sono oggi potenze nucleari.

Il cuore della disputa riguarda la sovranità sul Kashmir: il Pakistan rivendica il diritto all’autodeterminazione della popolazione musulmana della regione, mentre l’India considera il Kashmir parte integrante del proprio territorio. Negli ultimi anni, le tensioni si sono inasprite in seguito all’abolizione da parte di Nuova Delhi, nel 2019, dello statuto speciale che garantiva un’ampia autonomia alla regione del Jammu e Kashmir.

Nel suo intervento, infine, l’Unione Europea ha esortato entrambe le parti a rispettare il diritto internazionale e a mettere in campo ogni misura possibile per garantire la protezione dei civili. “È fondamentale – si legge nella nota – che India e Pakistan rispettino i propri obblighi internazionali e si impegnino sinceramente in un dialogo politico volto alla stabilizzazione dell’area”.

foto Mediamodifier da Pixabay.com