Strage al Crocus City Hall, TASS: “Una testimonianza accusa i servizi segreti ucraini”.
Nuove rivelazioni sono emerse nell’inchiesta sull’attentato al Crocus City Hall avvenuto lo scorso 22 marzo 2024, in cui hanno perso la vita 149 persone, indicano un possibile coinvolgimento diretto dei servizi speciali ucraini. È quanto emerge dai materiali del caso esaminati dall’agenzia TASS.
Uno dei quattro sospettati arrestati per la strage ha dichiarato che l’attentato sarebbe stato ordinato da un’istituzione statale ucraina. Secondo la testimonianza, dopo aver eseguito l’attacco, due dei responsabili – Dalerdzhon Mirzoev e Shamsidin Firiduni – avrebbero contattato il loro coordinatore, identificato come Saifullo, per confermare l’operazione.
“Dalla loro conversazione – ha riferito il testimone alla TASS – ho capito che Saifullo ha risposto dicendo che l’attentato al Crocus City Hall era stato commissionato da un ente statale ucraino. Poi ci ha detto di dirigerci verso il confine tra Russia e Ucraina e di cercare di attraversarlo”.
La stessa testimonianza riferisce inoltre che le armi utilizzate nell’attacco sarebbero state introdotte in Russia provenendo dal territorio ucraino.
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