Stesse isole, stessi incontri, stesso copione: cambia il governo, ma la politica regionale resta in modalità replay.
Nuovo giro, vecchia corsa. Cambiano i governi, si alternano i presidenti, ma le dinamiche restano le stesse. Lo suggerisce, se mai ce ne fosse bisogno, l’incotro andato in scena tra il Presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, e la Presidente dell’Assemblea della Corsica, Marie-Antoinette Maupertuis, per parlare – ancora una volta – di insularità, trasporti, autonomia e continuità territoriale. Temi sacrosanti, certo, ma che sembrano riproporsi con una ciclicità quasi liturgica, sempre in tono solenne e sempre senza risultati tangibili.
L’incontro, definito “informale”, ha visto Comandini evocare la necessità di una strategia comune tra Sardegna, Corsica, Sicilia e Baleari per “ottenere attenzione da un’Europa spesso distratta”. Una dichiarazione già sentita, più volte, da amministrazioni di ogni colore politico. L’ultima, proprio quella guidata dal “tanto criticato” Christian Solinas.
Curiosamente, però, nessuno ha avuto da ridire sull’iniziativa del Presidente, a differenza di quanto accadde con Michele Pais che, va ricordato per onestà intellettuale, all’epoca, fu duramente criticato per aver intrecciato il ruolo istituzionale con quello di segretario regionale della Lega. Oggi, invece, silenzio assoluto. Due pesi, due misure? Assolutamente sì. Cosa, d’altronde, aspettarsi da un sempre più puzzolente centrosinistra regionale.
Comandini e Maupertuis hanno anche annunciato un nuovo incontro “prima dell’estate” per proseguire il dialogo su insularità e rapporti con i governi centrali. Un’agenda che sembra fatta con la carta carbone di quella di dieci, quindici anni fa.
“Solo creando una lobby tra le isole – ha dichiarato Comandini – si potranno ottenere quei risultati che da troppo tempo i nostri territori attendono”. Un auspicio condivisibile, ma che suona come un disco rotto.
Nel frattempo, gli incontri si susseguono, le foto si scattano, i comunicati si moltiplicano. E i cittadini delle isole, sempre in attesa di soluzioni, assistono allo stesso copione, solo con attori diversi.