Stato di diritto. La Francia “sospende” il mandato di arresto di Netanyahu.

Lo Stato di diritto in Europa, come rilevato in particolare nel corso degli ultimi 33 mesi, è diventato oggetto di scambio e negoziazione.

A ricordare il decadimento nella protezione dei principi e dei valori europei, la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di non dare seguito in Francia al mandato di arresto della Corte penale internazionale (CPI) contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in cambio del suo coinvolgimento nella mediazione di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Libano. A rendere noto “il mercimonio francese” è stato un recente rapporto pubblicato dalla rivista Le Point, che cita una fonte vicina a Macron

Secondo il rapporto, infatti, dopo il pronunciamento della CPI sul mandato di arresto a carico del Premier israeliano, Macron avrebbe avuto una conversazione telefonica con Benjamin Netanyahu, rimarcando il proprio sostegno sulla base della discrezionalità degli statuti della CPI sull’immunità dai mandati di arresto in determinati casi.

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Durante la conversazione, i due leader hanno discusso dell’accordo di cessate il fuoco, con la Francia che ha accettato di svolgere un ruolo chiave nel comitato che supervisiona l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questa risoluzione regola la situazione lungo il confine tra Israele e Libano. Il rapporto di Le Point evidenzia che durante questa discussione, i disaccordi finali tra Francia e Israele sono stati risolti. Una fonte israeliana ha rivelato che l’immunità di Netanyahu era effettivamente il prezzo per il coinvolgimento della Francia nell’accordo di cessate il fuoco.

In precedenza, il Ministero degli Affari Esteri francese ha confermato che Netanyahu non sarebbe stato trattenuto sul suolo francese, nonostante il mandato di arresto emesso dalla CPI. Secondo la legge francese, i ministri, incluso Netanyahu, beneficiano dell’immunità, che verrebbe presa in considerazione qualora la CPI ne richiedesse l’arresto o l’estradizione.

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foto © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Antonio Pedro Santos/Lusa