Stadio di Cagliari, Lega: “Silenzio della Regione assordante come la Pratobello”.

Prosegue sul binario dello stadio di Cagliari l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione. A dare “fuoco alle polveri”, oggi, sono stati i consiglieri comunali Alessandra Zedda, Ferdinando Secchi e l’esponente del gruppo Misto in Consiglio regionale, Alessandro Sorgia.

“Durante l’ultima audizione dell’assessore allo sport del Comune di Cagliari è emerso un ritardo da parte della Regione e nella fattispecie della Presidente Todde che, a quanto pare, non ha dimostrato nessun interesse per la città di Cagliari”.

Ritardi, secondo i consiglieri di minoranza, ravvisabili fin dallo scorso mese di giugno 2024: “Il Cagliari Calcio aveva trasmesso al Comune di Cagliari la documentazione richiesta sperando che la conferenza di servizi decisoria potesse essere convocata ad agosto mentre invece è slittata a ottobre con ulteriore richiesta di documentazione”.

“La Regione Sardegna – ha aggiunto Alessandro Sorgia -, aveva garantito alla fine della riunione che avrebbe trasmesso in tempi brevi il verbale analitico della seduta con le integrazioni necessarie per il procedimento per il rilascio del provvedimento unico regionale in materia ambientale (Paur) ma ancora, dopo oltre quaranta giorni, non è arrivato. Se questi tempi fossero stati rispettati, a febbraio sarebbe potuta partire la gara internazionale e a giugno del 2025 si sarebbe potuto iniziare a demolire il Sant’Elia e costruire il nuovo stadio”.

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“La cosa più grave – conclude la nota dei consiglieri leghisti – è che la Presidente Todde non renda noto se sono ancora a disposizione i 50 milioni di euro stanziati dalla precedente Giunta e ancor peggio non ha ancora dato un segnale sul riavvio dell’accordo di programma da confermare o da rivedere. La Presidente Todde, conclude Sorgia, dica chiaramente che intenzioni ha sul nuovo stadio di Cagliari perché il suo silenzio, come sulla legge Pratobello, è assordante”.

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