CulturaEuropaSardegna

Smartphone a scuola, Bruxelles accende i riflettori: in arrivo linee guida UE sull’uso tra i banchi.

Bruxelles si prepara a intervenire sul tema sempre più dibattuto dell’uso degli smartphone da parte dei bambini nelle scuole primarie. A rilanciare la questione in sede europea è stata un’interrogazione presentata dagli eurodeputati Vladimir Prebilič e Jaume Asens Llodrà (Verdi/ALE), che hanno sollecitato un’azione comune per affrontare i rischi legati all’uso eccessivo dei dispositivi digitali tra i più piccoli, soprattutto durante l’orario scolastico.

Secondo studi recenti, l’abuso dello smartphone tra i 6 e i 15 anni può compromettere la salute mentale, ridurre il rendimento scolastico e ostacolare lo sviluppo delle competenze sociali. Un tema già segnalato come prioritario dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che al momento della sua rielezione aveva promesso una stretta sull’uso dei social media e sul fenomeno del cyberbullismo.

In risposta all’interrogazione, la Commissione ha riconosciuto “la correlazione tra distrazioni digitali in classe e calo del rendimento scolastico”, confermata anche dai dati PISA. Ha inoltre annunciato di aver pubblicato, lo scorso gennaio, una revisione della letteratura scientifica sul rapporto tra tempo passato davanti allo schermo e risultati accademici.

In parallelo, Bruxelles ha attivato la rete ENESET (European Network of Experts on School Education and Training) per raccogliere esempi e buone pratiche da tutta Europa sull’impatto dei divieti di smartphone nelle scuole, con l’obiettivo di fornire indicazioni ai decisori politici entro la fine del 2025.

Non solo. Nell’ambito dell’Agenda europea dell’istruzione e del Digital Education Action Plan, la Commissione promuove una cultura digitale consapevole, che tenga conto del benessere psicofisico degli studenti, del bisogno di attività all’aperto e di un sano equilibrio tra vita online e offline.

Nel frattempo, già sono state pubblicate raccomandazioni su salute mentale e ambienti scolastici inclusivi, e a breve verrà lanciato un piano d’azione contro il cyberbullismo. Anche strumenti normativi come il Digital Services Act e la Direttiva sui servizi audiovisivi prevedono misure specifiche per tutelare i minori online.

foto di Pexels da Pixabay.com