Siria, l’UE revoca le sanzioni economiche: “Ora è il momento di ricostruire e riunire il Paese”… con i terroristi.
L’Unione Europea ha annunciato oggi la revoca delle sanzioni economiche imposte alla Siria, segnando un punto di svolta dopo 14 anni di conflitto. La decisione – di natura politica – arriva in un momento ritenuto cruciale per il processo di transizione e ricostruzione del Paese, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.
“È giunto il momento che il popolo siriano abbia l’opportunità di riunirsi e ricostruire una Siria nuova, inclusiva, pluralista e pacifica, libera da interferenze straniere dannose”, si legge nella nota diffusa dal Consiglio dell’UE. Auspici, però, che cozzano con la realtà, dal momento che l’Ue (e non solo) ha deciso di sostenere il nuovo regime di Al Jolani. Non certo un moderato, bensì un sanguinario jihadista, bombarolo ed ex membro di Al Qaida in Siria.
Nonostante questo, il processo di alleggerimento delle misure è già stato avviato a febbraio con una parziale sospensione delle sanzioni. Ora, in linea con un approccio definito “graduale e reversibile”, Bruxelles compie un ulteriore passo per sostenere la ripresa economica e la stabilizzazione del Paese.
Stucchevole, ancora, la promessa di azioni di monitoraggio in Siria da parte dell’Unione europea. Secondo la nota del Consiglio, infatti, “si continuerà a dialogare con il governo di transizione siriano, vigilando sull’avanzamento delle riforme, sul rispetto dei diritti fondamentali e sulla costruzione di un Paese che risponda alle aspirazioni dell’intera popolazione”. Ma, soltanto negli ultimi mesi, migliai di alawiti e cristiani sono stati vittime della violenza del cosiddetto “regime di transizione”.
foto Car Loss Voniya da Pixabay.com