Si spendono bene le risorse per la promozione delle politiche del lavoro?

Possono ritenersi efficaci gli interventi promossi dalla Regione Sardegna per la diffusione nel territorio regionale delle iniziative per il lavoro? Quanto è probabile, invece, la spendita di risorse pubbliche a sostegno della narrazione autoreferenziale circa la bontà dell’azione di governo regionale per il lavoro nell’Isola?

Guardando ai costi/benefici collegati all’organizzazione del nuovo Job Day e della Conferenza sull’Emigrazione – in programma tra i mesi di dicembre 2022 e aprile 2023 – qualche dubbio dovrebbe sollevarsi (circa 1,021 milioni di euro le risorse stanziate per l’iniziativa alla Fiera di Cagliari, 500mila euro per la conferenza sull’emigrazione). Interventi inseriti, come risaputo, nel ciclo di eventi “Sardegna LavORA” recentemente approvato dalla Giunta Solinas per favorire, volendo usare le parole dell’assessora regionale Alessandra Zedda “il confronto in ambito regionale, nazionale e internazionale sulle tematiche del lavoro, della formazione professionale, della mobilità internazionale e dei flussi migratori dei sardi nel mondo” e ancora “formulare orientamenti e proposte utili alla strategia regionale per le politiche del lavoro

Riflettendo sulle risorse stanziate per il ciclo di iniziative, sembrerebbe che la discussione sul difficile quadro collegato al mondo del lavoro in Sardegna non possa fare a meno di un costoso (quanto probabilmente inutile) approfondimento istituzionale.

Nello specifico, nella delibera di Giunta (finalmente cliccabile) sono stati proposti dall’assessora Alessandra Zedda 3 eventi: una “Conferenza regionale per le politiche del lavoro”, una “Conferenza Internazionale dell’emigrazione”, alcuni (non è dato sapere quanti) Job day territoriali e le cosiddette “Iniziative mirate alla mobilità transnazionale” (saranno state coinvolte le migliori buone pratiche sarde operanti nel settore della mobilità giovanile internazionale?).

Villa Devoto, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Villa Devoto, foto Sardegnagol riproduzione riservata

In merito, con riferimento alla mobilità internazionale, l’assessora ha confermato che che dal 10 al 12 ottobre 2022 si terrà a Cagliari la Conferenza transnazionale di metà periodo del progetto a finanziamento diretto da parte dell’Unione europea, nell’ambito del Programma Europeo “Erasmus+ European Policy experimentation”, denominato GeGS – Good e-guidance Stories, che si rivolge al target dei giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.

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Un progetto il cui obiettivo strategico prevede la modernizzazione del sistema di IAG (Information, Advice and Guidance) quale elemento chiave del sistema europeo di VET (Vocational Education and Training), mediante l’integrazione tra formazione digitale per operatori di IAG e la customizzazione territoriale della piattaforma di consulenza digitale di carriera Jobiri, dotata di strumenti specifici per tre tipologie di utenza (candidati, datori di lavoro, operatori). Chiaro no? Dalle parti dell’assessorato sanno come divulgare le iniziative per la mobilità dei giovani.

Ma, guardando al partenariato – composto dalla Regione Sardegna, Tessaglia, Senato di Berlino, Metropolisnet, CIOFS/FP, Dimitra Education & Consulting, GSUB MBH, Rinova, Ballymun Job Centre, Job4U srl Jobiri e Soestra Institutes – si riuscirà a costruire quella “maggiore cooperazione tra operatori dei servizi per il lavoro pubblici e privati” e dare “una risposta maggiormente inclusiva ai bisogni formativi e occupazionali del target giovanile” oppure l’evento rappresenterà l’ennesimo simposio istituzionale privo di impatto? Bisognerà attendere ad ottobre per scoprirlo ma, per quanto già testimoniato negli ultimi anni, le premesse non possono essere esaltanti.

In calendario, nel mese di novembre 2022, ci sarà poi l’evento annuale POR FSE 2014-2020, con la premiazione dei vincitori del contest creativo “Diventa Testimonial del Tuo Futuro!”, destinato alle ragazze e ai ragazzi che frequentano i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) affidati alla Agenzie Formative in Sardegna. Iniziativa che sta già registrando la pubblicazione di video di “qualità” e “spessore”: decisamente in linea con il tenore comunicativo dell’autorità di gestione del Piano operativo.

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Si riuscirà ad “ampliare la visibilità e il ruolo dell’Unione Europea, la sua cultura e i suoi valori”, nonché accrescere la conoscenza e il dialogo con i cittadini e promuovere le attività rivolte al mondo giovanile e realizzate attraverso il Fondo Sociale Europeo” con tali prodotti comunicativi? Il dubbio rimane e permane.

Alessandra Zedda
Alessandra Zedda, incontro Eurodyssey 2019, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Ancora nel ricco cartellone di eventi è inserita la riunione periodica del Comitato di Sorveglianza del POR Sardegna FSE 2014-2020 e la riunione di insediamento del Comitato di Sorveglianza del nuovo “PR FSE+ Sardegna 2021-2027 al servizio della dignità”.

Eventi, come riportato nella delibera, profondamente “collegati a quelli proposti nel quadro del ciclo di eventi “Sardegna LavORA – Storie, valori, confronti e prospettive”. Nella delibera poi si richiamano i presunti collegamenti, nonché le strategie di coinvolgimento di “tutti gli attori chiave” a livello regionale che dovrebbero “contribuire al raggiungimento degli obiettivi politici regionali”. In merito, dalle parti dell’assessorato e agenzie regionali di riferimento, siamo sicuri che tale azione sia stata condotta con dovizia di accorgimenti, studio delle migliori buone pratiche regionali, specialmente con riferimento al settore della gioventù e delle donne, notoriamente i due target della popolazione più discriminati (ancor prima della pandemia di Covid-19) nella nostra società?

Sul tema, basta proseguire con la lettura della delibera 26/9 dell’11 agosto 2022 per togliersi qualche dubbio circa la capacità di coinvolgimento dei protagonisti delle migliori buone pratiche nell’Isola con riferimento al lavoro e alla formazione. Una lettura che richiederà una buona dose di pazienza e tolleranza verso il burocratese: “Nei mesi di giugno/luglio l’ASPAL ha promosso, in collaborazione con l’Assessorato, un ciclo di incontri denominato “Rete Lavoro Sardegna”, volto proprio a promuovere la partecipazione attiva di tutti gli attori chiave dei diversi ambiti territoriali di riferimento dei CPI, la condivisione degli elementi di novità e delle opportunità derivanti dall’attuazione dei richiamati programmi e dalla contestuale disponibilità di ulteriori linee di finanziamento particolarmente consistenti, che richiedono uno sforzo organizzativo elevato per garantire, armonizzazione e ottimizzare gli interventi, minimizzando al contempo i rischi di disallineamento, sovrapposizione, spiazzamento reciproco tra fonti di finanziamento, nonché quelli connessi al doppio finanziamento delle medesime operazioni”.

Conferenza regionale del lavoro
Conferenza regionale del lavoro 2019, foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Note che poco strizzano l’occhio alla divulgazione, all’accessibilità e, cosa più importante al piacere della lettura…

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L’assessora, nel documento, ha infine ricordato che, ai sensi dell’art. 8, comma 1, della L.R. 17 maggio 2016, n. 9 “Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”, la “Conferenza regionale per le politiche del lavoro” è il momento in cui la Regione, una volta all’anno, promuove il confronto e la partecipazione delle rappresentanze economico-sociali nella formulazione di orientamenti e proposte in merito alla strategia regionale, nei temi riguardanti le politiche del lavoro.

Dispiace dissentire ma, guardando al tenore autoreferenziale degli interventi ospitati in tale “consesso”, l’idea è che l’evento non sia proprio la sede privilegiata nell’Isola per la proposta di idee e riflessioni di pubblico servizio in tema di innovazione nel settore del lavoro.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata