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“Seeds of Volunteering”: nuove opportunità per il volontariato giovanile europeo.

Un ponte tra culture, esperienze e nuove opportunità per il volontariato giovanile europeo: questo l’obiettivo di “Seeds of Volunteering to plant the Future of Europe”, il meeting internazionale svoltosi in Sardegna dal 13 al 20 febbraio 2024. L’evento, cofinanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio – e dall’Agenzia Italiana per la Gioventù, nel corso della settimana ha visto la partecipazione di 100 giovani provenienti da 15 Paesi europei: Italia, Lettonia, Estonia, Portogallo, Serbia, Finlandia, Germania, Spagna, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Austria e Slovacchia.

Tra i partecipanti, spiegano i promotori dell’Associazione TDM2000, l’evento ha ospitato “un ampio ventaglio di figure legate al mondo del volontariato giovanile, quali ex volontari, giovani attualmente impegnati in progetti di volontariato in Italia, responsabili di organizzazioni di settore, mentor e aspiranti volontari sardi desiderosi di intraprendere esperienze internazionali”.

Un laboratorio di idee e buone pratiche, come confermato dai partecipanti della settimana di “Seeds of Volunteering”, che ha permesso di ospitare in Sardegna un ampio confronto internazionale sul valore del volontariato giovanile in Europa, il suo impatto e le strategie per ampliare la partecipazione giovanile.

“Dopo una prima sessione a Cagliari, i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: uno si è recato a Seulo, un altro nelle località di Genoni e Laconi, mentre il terzo ha proseguito le attività nel capoluogo – proseguono dalla TDM2000 -. Il penultimo giorno, i tre gruppi si sono riuniti nuovamente a Cagliari per condividere i risultati e le esperienze maturate nei diversi territori. Parallelamente, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare il territorio cagliaritano e alcune aree dell’entroterra sardo, approfondendo la conoscenza del patrimonio storico, culturale e naturalistico della nostra isola. Esperienza – concludono – che ha permesso di comprendere le peculiarità del territorio anche in relazione alle potenzialità del volontariato”.