Sanità: il Garante Privacy sanziona un’azienda ospedaliera.

Con una sanzione di 25mila euro il Garante Privacy ha definito il procedimento aperto nei confronti di un’Azienda ospedaliero-universitaria che aveva subito un attacco hacker ai sistemi informativi nel dicembre 2022. Il data breach – causato da un malware di tipo ransomware introdotto nei sistemi attraverso l’accesso a un PC aziendale con VPN aperta – aveva comportato la perdita di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati personali di un numero elevato di interessati. Tra questi dipendenti, consulenti e pazienti.

L’Autorità si era attivata a seguito di una notifica dell’Azienda. Dalla documentazione trasmessa e dall’ispezione effettuata dal Garante sono emerse alcune carenze relative agli obblighi di sicurezza previsti dal Regolamento europeo, dovute all’adozione di sistemi non aggiornati e a misure inadeguate a rilevare tempestivamente le violazioni di dati e a garantire la sicurezza delle reti informatiche. In particolare, l’utilizzo di software obsoleti, per i quali non erano più previsti aggiornamenti di sicurezza e di alert non a copertura h24, hanno favorito il verificarsi dell’attacco hacker.

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Nel corso dell’istruttoria, il Garante ha inoltre accertato ulteriori omissioni riguardanti le misure di sicurezza, tra cui la mancanza di una procedura di autenticazione informatica a più fattori per l’accesso da remoto alla VPN, che invece avveniva solo attraverso l’utilizzo di username e password; e l’assenza di un sistema per segmentare e segregare le reti delle postazioni dei dipendenti, nonché i server per i trattamenti, per evitare una propagazione di virus.