Sardegna

Salute mentale: la bassa resilienza rende i giovani più vulnerabili ad ansia e depressione.

Adolescenti soli e con scarsa resilienza emotiva sono significativamente più a rischio di sviluppare ansia e depressione in età adulta. A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato sulla rivista Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, condotto da Nayan Deepak Parlikar.

La ricerca ha analizzato il benessere mentale di gruppi di adolescenti classificati in base ai livelli di solitudine percepita e alla loro capacità di far fronte alle difficoltà, rivelando un legame diretto tra questi fattori e l’insorgenza di disturbi psicologici in giovane età. In particolare, i ragazzi che combinano un forte senso di isolamento con una bassa resilienza sono risultati i più esposti a sintomi di ansia e depressione.

La resilienza, spiegano gli autori, è la capacità di affrontare lo stress e superare le avversità. Quando questa risorsa interna è debole, gli effetti negativi della solitudine si amplificano, compromettendo la salute mentale già in fase adolescenziale. I risultati dello studio rafforzano la necessità di interventi preventivi tempestivi, soprattutto nell’ambiente scolastico.

Tra le raccomandazioni avanzate dai ricercatori, c’è l’inserimento di programmi educativi volti a migliorare le competenze relazionali e rafforzare la resilienza emotiva. Gli autori suggeriscono inoltre di adattare le terapie per affrontare congiuntamente i due fattori di rischio, integrando il lavoro clinico con attività di gruppo e il coinvolgimento della famiglia, al fine di ricostruire relazioni e rafforzare il senso di appartenenza.

Infine, i ricercatori evidenziano come la prevenzione efficace passi anche dalla collaborazione strutturata tra scuole, comunità locali e servizi sanitari, per creare ambienti inclusivi e capaci di prevenire l’isolamento sociale.