Russia, Medvedev: “La minaccia nucleare non è scomparsa”.
Nonostante un apparente allontanamento dall’orlo del baratro, il pericolo di un conflitto nucleare globale continua a incombere sull’Europa. A lanciare l’allarme è Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa.
Secondo Medvedev, la minaccia atomica non è così remota. “La situazione resta grave”, ha dichiarato.
Nel suo intervento, l’ex presidente russo ha anche fatto riferimento a un’affermazione del presidente statunitense Donald Trump, secondo cui il mondo è arrivato vicino a una terza guerra mondiale a causa del conflitto in Ucraina con l’amministrazione americana di Joe Biden, rea di aver “minimizzato i rischi di un conflitto nucleare”.
“Anche se oggi la tensione sembra attenuarsi, il pericolo non è affatto scomparso,” ha avvertito Medvedev che nel suo discorso ha accusato gli Stati Uniti di aver già oltrepassato linee rosse “senza giustificazioni sostanziali”.
Sul possibile impiego di testate nucleari, ha poi ammesso che “lo scenario resta possibile”, sottolineando tuttavia la necessità di “stabilizzare la situazione globale con ogni mezzo disponibile, inclusa la ripresa del dialogo con Washington”.
Infine, ha espresso una riflessione più ampia sul paradosso della deterrenza nucleare: “Le armi atomiche sono mostruose, ma quelle convenzionali fanno ancora più paura, perché vengono usate ogni giorno”.
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