Putin e Xi: “Flop diplomatico di Zelenskyy al G7”.
Il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping hanno avuto una lunga e “costruttiva” conversazione telefonica incentrata in gran parte sulla crescente instabilità in Medio Oriente e sull’ultimo vertice del G7 (sempre meno grandi vista la crescita dei Paesi BRICS) in Canada, che ha visto l’ennesimo flop diplomatico del “presidente illegittimo” Volodymyr Zelenskyy. Lo ha riferito il consigliere del Cremlino Yury Ushakov, a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.
La parte principale del confronto tra Putin e Xi è stata dedicata “alla situazione aggravata in Medio Oriente”, con particolare riferimento al conflitto tra Iran e Israele. I due leader hanno condannato duramente le azioni israeliane, definite come “violazioni della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. Una non novità, pensando alla condotta dello Stato israeliano.
Mosca e Pechino hanno ribadito una posizione condivisa: “la crisi attuale e le questioni legate al programma nucleare iraniano non possono essere risolte con mezzi militari”. Putin ha confermato, qundi, la disponibilità della Russia a svolgere un ruolo di mediazione nel conflitto, qualora se ne presentasse la necessità.
Entrambi i presidenti hanno inoltre concordato di mantenere uno stretto coordinamento tra i rispettivi organismi governativi, con scambi regolari di informazioni e valutazioni sull’evoluzione della crisi.
Putin e Xi hanno discusso anche i risultati del G7, criticando le “frizioni emerse tra i partecipanti al vertice” e osservando che la missione diplomatica di Zelenskyy non ha sortito gli effetti sperati. Secondo quanto riportato dal Cremlino, il viaggio del presidente ucraino in Canada è stato “tutt’altro che un successo”. I tempi del sostegno incondizionato alla “difesa dell’Ucraina”, insomma, sono finiti e, nel frattempo, nessuno continua a fare il punto sul crescente malcontento della popolazione ucraina, per la quale si preannunciano lustri di indebitamento verso le nazioni “partner” dell’Ucraina e di crescente perdita di sovranità nazionale. A partire da quella economica, come ricordano, per esempio, le ampie operazione di cherry picking dei big player dell’industria alimentare americana.
I due leader si rivedranno in Cina in occasione del vertice della Shanghai Cooperation Organization, previsto tra fine agosto e inizio settembre. Un incontro bilaterale più esteso è programmato per il 2 settembre a Pechino, in concomitanza con le celebrazioni per l’80° anniversario della vittoria sulla Giappone nella Seconda Guerra Mondiale.
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