Protezione dei minori online: la Commissione UE lavora a un sistema europeo per la verifica dell’età.
Rafforzare la tutela dei minori nel mondo digitale è uno degli obiettivi chiave del Digital Services Act (DSA), ma ad oggi restano molte incertezze su come e quando debba essere effettuata la verifica dell’età degli utenti. Lo sottolinea l’eurodeputata Miriam Lexmann che ha chiesto alla Commissione europea se intenda sostenere soluzioni di verifica dell’età (Age Verification – AV) a livello di app store o sistemi operativi, come già accade in Paesi come Singapore o alcuni Stati degli USA.
Secondo Lexmann, app store e sistemi operativi – in quanto veri e propri “gatekeeper” dell’ecosistema digitale – potrebbero svolgere un ruolo centrale nel garantire una verifica dell’età uniforme, sicura e rispettosa della privacy, evitando controlli ripetitivi e impedendo l’accesso dei minori a contenuti inappropriati.
Nella risposta scritta, la Commissione ha confermato che sta lavorando a una soluzione armonizzata e orientata alla protezione dei dati in attesa dell’introduzione dei portafogli digitali previsti dal nuovo quadro europeo per l’identità digitale (EUDI), che offriranno un sistema efficace per la verifica dell’età in tutta l’Unione.
“In base all’articolo 28 del DSA, tutte le piattaforme accessibili ai minori – inclusi gli app store come Google Play – sono tenute a garantire un elevato livello di sicurezza e privacy per gli utenti più giovani. Per questo dovranno adottare misure appropriate e proporzionate, anche ricorrendo alla verifica dell’età in funzione del loro profilo di rischio”, reca la nota dell’Esecutivo von der Leyen.
La Commissione ha inoltre chiarito che, ai sensi degli articoli 34 e 35 del DSA, le piattaforme molto grandi (VLOP), tra cui rientrano molti app store, devono identificare e mitigare i rischi sistemici legati alla protezione dei minori, in linea con l’articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.
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