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Progressisti: “Stop alla messa a reddito dei beni pubblici in Sardegna”.

Una mozione firmata da undici consiglieri regionali chiede l’immediata sospensione delle procedure avviate dall’Agenzia del Demanio per la concessione in affitto di beni pubblici statali in Sardegna. Al centro della proposta c’è l’applicazione dell’articolo 14 dello Statuto Speciale della Regione, che prevede il trasferimento gratuito alla Sardegna dei beni dello Stato cessati da usi governativi.

Nel mirino della mozione figurano immobili di grande valore, come l’ex batteria militare di Capo d’Orso a Palau e l’ex Intendenza di Finanza di Sassari, inseriti nel bando nazionale dell’Agenzia. I firmatari ritengono che questi beni, ormai dismessi e non più destinati a finalità statali, debbano entrare a far parte del patrimonio regionale, piuttosto che essere oggetto di valorizzazione privata, senza coinvolgere le istituzioni sarde nelle decisioni.

La mozione chiede alla Giunta regionale di sollecitare il Governo e l’Agenzia del Demanio per fermare le attuali procedure e di predisporre un censimento aggiornato dei beni statali dismessi sul territorio della Sardegna. Inoltre, si propone la creazione di un tavolo politico-istituzionale per definire un piano d’attuazione dell’articolo 14 dello Statuto, al fine di tutelare e gestire i beni di proprietà statale a favore della collettività sarda.

Per i firmatari della mozione, le azioni intraprese dall’Agenzia del Demanio potrebbero costituire un precedente pericoloso, con ripercussioni che potrebbero estendersi a ulteriori beni di valore storico, ambientale e strategico per l’isola, minando le prerogative regionali garantite dalla Costituzione.