Sardegna

Prezzi delle abitazioni stabili, ma il mercato si muove nel primo trimestre 2025.

Nel primo trimestre del 2025 il mercato immobiliare italiano mostra segnali contrastanti ma dinamici: i prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie crescono del 4,4% su base annua, confermando il ritmo registrato alla fine del 2024. A trainare la crescita sono soprattutto le abitazioni già esistenti, che segnano un’accelerazione al +4,9%, il valore più alto dal 2010, anno di avvio della serie storica dell’indice IPAB (Indice dei Prezzi delle Abitazioni).

In controtendenza, rallenta bruscamente la crescita dei prezzi delle abitazioni nuove: dal +9,2% dell’ultimo trimestre 2024 si scende al +1,5%. Un calo che si riflette anche sul dato congiunturale (rispetto al trimestre precedente): il prezzo delle abitazioni nuove crolla dell’8,7%, trascinando in lieve flessione l’indice generale (-0,2%).

A dispetto della debolezza dei prezzi delle nuove costruzioni, il mercato residenziale si muove con decisione. Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite nel settore abitativo sono aumentate dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un’accelerazione rispetto al +7,6% del trimestre precedente. La crescita riguarda tutte le aree territoriali, seppur con intensità differenti.

Il dato più significativo è il divario tra nuove e vecchie abitazioni. Le case già esistenti, che rappresentano oltre l’82% del mercato (contro il 17,6% delle nuove), trainano la crescita dei prezzi e del volume delle transazioni. Le nuove costruzioni, invece, perdono slancio, sia in termini di valore che di peso statistico.

Il tasso di variazione acquisito dell’indice IPAB per l’intero 2025 si attesta, al momento, al +1,4%: una media che incorpora un +2,5% per le abitazioni già esistenti e un -4,0% per quelle nuove.

Il primo scorcio del 2025 fotografa, in sintesi, un mercato immobiliare vivace dal punto di vista delle compravendite, ma segnato da forti differenze tra i segmenti. I prezzi tengono, ma la corsa degli ultimi anni sembra aver perso vigore, soprattutto nel comparto del nuovo. La stabilità generale nasconde, dunque, un mercato a due velocità, dove la domanda si concentra sempre più sul patrimonio immobiliare già esistente.