Sardegna

Previsioni occupazionali: 520 mila assunzioni nel mese di ottobre. Il 30% per gli under30.

Le imprese italiane prevedono circa 520 mila nuove assunzioni per il mese di ottobre e oltre 1,3 milioni nel trimestre ottobre-dicembre. Si tratta di una flessione di 11 mila unità rispetto a ottobre 2024, pari al -2,1%, e di 29 mila contratti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la riduzione della domanda, rimane elevata la difficoltà di reperimento del personale, che riguarda il 46,8% delle figure ricercate, seppur in calo di due punti percentuali rispetto allo scorso anno. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro.

Settore primario: assunzioni in crescita.

Il comparto agricolo prevede oltre 43 mila ingressi a ottobre e più di 85 mila nel trimestre. Le imprese del settore delle coltivazioni ad albero cercano quasi 17 mila lavoratori nel mese e circa 31 mila nel trimestre, mentre quelle impegnate nelle coltivazioni di campo prevedono circa 13 mila ingressi a ottobre e quasi 26 mila nel trimestre.

Industria e manifatturiero: quasi 137 mila assunzioni previste.

Nel settore industriale sono attese quasi 137 mila assunzioni nel mese di ottobre e oltre 333 mila nel trimestre. Nel comparto manifatturiero, le maggiori opportunità di lavoro riguardano circa 85 mila lavoratori nel mese e più di 205 mila nel trimestre. Le industrie della meccatronica sono alla ricerca di oltre 19 mila lavoratori nel mese e 49 mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, bevande e tabacco con quasi 17 mila ingressi nel mese e 39 mila nel trimestre. Le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo cercano oltre 15 mila lavoratori a ottobre e circa 36 mila nel trimestre.

Costruzioni e terziario: turismo e servizi trainano il mercato.

Il settore delle costruzioni mostra una solida tenuta, con 52 mila assunzioni previste nel mese e oltre 128 mila nel trimestre. Nel terziario, le assunzioni previste a ottobre sono circa 340 mila, mentre nel trimestre superano le 893 mila. Il turismo continua a essere il principale motore occupazionale, con 86 mila ingressi nel mese e 240 mila nel trimestre, seguito dal commercio con 74 mila e 199 mila e dai servizi alla persona con 66 mila e 159 mila. Le grandi imprese con oltre 250 dipendenti registrano segnali positivi, con 3 mila assunzioni in più nel mese e 5 mila nel trimestre, mentre le imprese di media dimensione mostrano una flessione più marcata.

Tipologie contrattuali e difficoltà di reperimento.

A ottobre, la forma contrattuale prevalente resta il tempo determinato, che rappresenta il 58,8% del totale delle assunzioni, seguita dai contratti a tempo indeterminato e da quelli di somministrazione. Le difficoltà di reperimento riguardano soprattutto figure altamente specializzate, tecnici, operai specializzati e professionisti, con criticità nei settori metallurgico, costruzioni, meccatronica, tessile, abbigliamento e calzature. Nel settore primario i problemi maggiori riguardano tecnici dei mercati, allevatori, operai zootecnici e addetti alla ristorazione.

Lavoro immigrato e giovani under 30.

Le imprese ricercano lavoratori immigrati per coprire oltre 117 mila ingressi a ottobre, pari al 22,5% del totale, con particolare domanda nei settori tessile, agricoltura, costruzioni, metallurgia e logistica. I giovani under 30 rappresentano più di 155 mila assunzioni, pari al 30% del totale, con opportunità maggiori in informatica, telecomunicazioni, turismo, commercio, media e servizi avanzati alle imprese.

Andamento territoriale.

A livello territoriale, la domanda di lavoro cresce leggermente nel Centro Italia con un aumento di 2 mila assunzioni nel mese e 4 mila nel trimestre. Nel Nord Ovest si registra una contrazione di 6 mila nel mese e 15 mila nel trimestre, mentre nel Nord Est la flessione è di 3 mila a ottobre e 6 mila nel trimestre. Nel Sud e nelle Isole si segnalano 5 mila assunzioni in meno nel mese e 12 mila in meno nel trimestre.

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