Predappio. Stop al treno della Memoria

ll Comune di Predappio ferma i viaggi-studio ad Auschwitz perché sono “di parte”. La ferma presa di posizione del Sindaco di Predappio, Roberto Canali ha innescato nuovamente la polemica nel merito del progetto di educazione per i giovani: “Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz. Quando saranno organizzati treni anche per il muro di Berlino o le Foibe o i gulag, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa. Io dico che la storia va conosciuta tutta, a 360 gradi, e non solo quella di parte: bisogna sapere anche cosa ha fatto il comunismo per 50 anni. Ci sono associazioni che strumentalizzano le tragedie per ragioni di parte”. 

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Alla base della polemica la negazione di un contributo di 370 euro per la partecipazione studentesca al progetto “Promemoria Auschwitz – Treno della Memoria”. La vicenda, sollevata dall’Associazione Generazioni in Comune ha innescato la presa di posizione di numerose personalità della politica. Primo fra tutti il Segretario del PD, Nicola Zingaretti: “Il comune di Predappio – sì, il paese dove è nato Mussolini – nega i fondi per il viaggio della Memoria ad Auschwitz? Che pena, è il frutto avvelenato prodotto da questa destra che condanna l’antisemitismo solo a parole”.

Il segretario del PD ha poi dedicato parole di stime per il collega Emanuele Fiano: “Orgoglioso di Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico che pagherà il viaggio per gli studenti. Io, da amministratore, ho organizzato più di 10 viaggi della Memoria con più di 6 mila studenti e prepariamo il prossimo Viaggio di aprile per più di 500 ragazze e ragazzi. Un progetto che continueremo a portare avanti, con ancora più decisione”.

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Ad accodarsi il capogruppo PD alla camera Emanuele Fiano: “Basta parole. Quando le Istituzioni non sono in grado di assumersi le responsabilità che le spettano, allora servono anche i fatti e i comportamenti personali. Mi basta un iban. Quel ragazzo deve partire, la sua visita ad Auschwitz lo vaccinerà dall’odio per tutta la vita”.

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