Politiche giovanili, Luca Baroncini (Anci Giovani): “Troppo poche le risorse per i giovani del nostro Paese. Governo rimedi”

Lo stanziamento previsto per le politiche giovanili in Italia nell’attuale piano del Recovery Fund, circa l’1% delle risorse previste, conferma l’indole gerontocratica dell’azione di Governo nel nostro Paese nonché la reiterazione di politiche avverse allo sviluppo delle capacità personali e professionali dei giovani italiani.

Una miopia rimarcata anche da Luca Baroncini, coordinatore di Anci giovani: “Il Recovery Fund è chiamato Next Generation Eu proprio perché il suo spirito dovrebbe essere quello di rivolgersi alle nuove generazioni. In rappresentanza dei sindaci e degli amministratori under 35 dei Comuni italiani, non possiamo accettare che il Governo destini una parte irrilevante dei 209 miliardi del fondo a una delle categorie più penalizzate dall’emergenza Covid”.

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“Gli ultimi dati Istat di novembre sono drammatici: la disoccupazione giovanile ha raggiunto quota 30%. Non investire sui giovani – ricorda Baroncini – significherebbe fare un danno irreparabile al Paese. Il Governo rimedi immediatamente, prima che sia tardi”.

Giovani in europa, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Giovani, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Nei prossimi giorni, fanno sapere dall’Anci, saranno presentate alcune proposte al Governo Conte: “Servono investimenti per adeguare la didattica a distanza e servono iniziative fondamentali per trattenere in Italia i nostri migliori talenti. Serve da subito incentivare le start-up create da under 35, attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e la detassazione per i primi anni e dei contributi a fondo perduto per i costi fissi di avviamento. Altra misura utile sarebbe estendere la decontribuzione per le assunzioni di giovani in tutto il territorio nazionale. Tutti questi necessari interventi necessitano di risorse importanti. Così come le politiche rivolte ai giovani nei nostri Comuni. Si valorizzino i giovani o non avremo un futuro. Chiederemo al più presto un incontro al ministro Spadafora”.

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