Peskov: “La pace in Ucraina è possibile solo se Kiev si ritira dal Donbass e da Novoróssija”.
La pace in Ucraina? Secondo il Cremlino, sarà possibile soltanto quando Kiev ritirerà le sue truppe dai territori del Donbass e di Novoróssija, ora considerati dalla Russia parte integrante del proprio territorio nazionale. A dichiararlo è il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, in un’intervista rilasciata al settimanale francese Le Point.
Alla domanda se il conflitto potrebbe terminare in caso di ritiro delle forze ucraine da queste regioni, Peskov ha risposto senza esitazioni: “Se l’Ucraina ritirerà le sue truppe da queste quattro regioni, allora sì”. Il portavoce ha ribadito che, secondo Mosca, queste aree – annesse dopo i contestati referendum del 2022 – sono ora sancite dalla Costituzione russa come parte integrante della Federazione. “Per noi, questa è la realtà, sia de jure che de facto”, ha precisato.
Nonostante il conflitto in corso, Peskov ha voluto ribadire che la Russia “non ha intenzione di attaccare nessuno”, nemmeno i nuovi membri della NATO come Finlandia e Svezia. “Non abbiamo mai avuto problemi con loro. Ma stiamo assistendo all’installazione graduale di infrastrutture militari in territorio finlandese”, ha avvertito. Secondo il Cremlino, Mosca si limiterà a rispondere “con misure necessarie per la propria sicurezza”, ma non intende alimentare nuove tensioni.
Il portavoce ha poi fatto una distinzione netta tra i Paesi baltici e il conflitto in Ucraina: “Per fortuna, né i Paesi baltici né la Finlandia stanno sparando ai russi da carri armati o aerei, come invece accade nel Donbass dal 2014”.
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