Europa

Palestina, la Commissione chiede risarcimenti per gli edifici finanziati dall’UE.

Recentemente l’Ue ha presentato il conto al regime di Banjamin Netanyahu per le costruzioni finanziate con fondi Ue, demolite o danneggiate dall’IDF, l’esercito israeliano, e dai coloni illegali in Cisgiordania.

Una richiesta, tutto sommato, dovuta ma che avrà poco seguito dato il destinatario della richiesta: lo Stato di Israele. Paese, la cui classe dirigente per decenni ha ignorato, per usare un eufemismo, le risoluzioni della Comunità internazionale. Lo stesso Accordo di Associazione UE-Israele può essere considerato un “fazzoletto usato”, dato che il tanto disatteso articolo 2 del trattato stabilisce che le relazioni tra le parti debbano essere basate sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, mentre l’articolo 79 consente a ciascuna delle parti di adottare “misure appropriate” in caso di violazione degli impegni presi.

Alla luce dell’aggravarsi della situazione umanitaria a Gaza, del ritiro di Israele dall’accordo con l’UNRWA e dell’escalation di violenze in Cisgiordania – comprese le azioni dei coloni, l’espansione degli insediamenti illegali e le operazioni militari israeliane – sul tema, l’eurodeputata Hilde Vautmans del gruppo Renew Europe ha interrogato la Commissione europea su come intenda ottenere il risarcimento per gli edifici finanziati dall’UE che sono stati demoliti o danneggiati.

Secondo l’ultimo Rapporto sulle demolizioni e sequestri in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, pubblicato nel novembre 2024, tra il 2015 e il 2023 sono stati demoliti o confiscati 927 edifici, con un danno economico stimato in circa 2,9 miliardi di euro.

In risposta, l’Alto rappresentante dell’Ue Kaja Kallas ha ribadito la ferma opposizione dell’UE alla politica di insediamenti di Israele (con i quali l’Ue fa però lauti affari), nonché alle demolizioni e confische di strutture palestinesi, comprese quelle finanziate dall’Unione e dai suoi Stati membri. La Commissione ha più volte chiesto a Israele di risarcire o restituire i beni demoliti, smantellati o confiscati.

Durante il 13° Consiglio di Associazione UE-Israele del 24 febbraio 2025, Bruxelles ha condannato con forza la distruzione delle strutture finanziate dall’UE, chiedendo che Israele ripari i danni in conformità con il diritto internazionale.

foto Ambasciata repubblica Azerbaijian