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Openpolis: “I dati del governo sull’avanzamento del Pnrr rischiano di essere fuorvianti”.

L’ultima relazione sullo stato di avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) pubblicata dal governo fa emergere un dato apparentemente positivo: oltre il 60% dei progetti risulta già concluso o in via di completamento. Tuttavia, ricordano oggi dalla Fondazione Openpolis, se non contestualizzati adeguatamente, questi numeri potrebbero risultare fuorvianti, poiché la maggior parte degli interventi già terminati riguarda principalmente l’acquisto di beni e servizi o contributi a privati e imprese, mentre le opere pubbliche restano ancora in gran parte da completare.

Il Governo italiano ha evidenziato che il 60% dei progetti è stato portato a termine, ma questi interventi corrispondono solo al 33% dei fondi già assegnati. Inoltre, se si considerano tutte le risorse destinate all’Italia, molti dei fondi non sono ancora stati attribuiti a progetti specifici. Al contrario, il 67% dei fondi già assegnati è destinato a progetti ancora in corso, il che significa che oltre 95 miliardi di euro sono ancora in fase di attuazione.

Un altro dato significativo riguarda la tipologia di interventi completati. Ben il 53,3% degli interventi già conclusi riguarda l’acquisto di beni e servizi, mentre il 42,3% è rappresentato dalla concessione di contributi a privati e imprese. Solo una piccola parte, meno del 5%, riguarda opere pubbliche, come infrastrutture e impiantistica, che sono tipicamente più complesse e necessitano di tempi più lunghi per la realizzazione.

La mancanza di dati aggiornati inoltre rende difficile una valutazione precisa del reale stato di avanzamento del Pnrr. La piattaforma Regis, utilizzata per la rendicontazione dei progetti, non offre informazioni aggiornate dal dicembre 2024, mentre gli open data disponibili su “Italia Domani” non sono stati aggiornati nemmeno nel primo trimestre del 2025. La trasparenza e la tempestività nell’aggiornamento delle informazioni sono quindi cruciali per un monitoraggio accurato dei progressi.

Dunque, anche se il governo continua a manifestare fiducia nell’andamento del piano, è necessario un approccio più critico e dettagliato per comprendere l’effettivo impatto dei progetti, in particolare per quanto riguarda le opere pubbliche, che rappresentano una quota significativa delle risorse destinate al Pnrr. La relazione evidenzia infatti che il 70% degli interventi di lavori pubblici è ancora in fase di esecuzione o in avvio.

Infine, nonostante l’Italia rivendichi una posizione di leader nell’attuazione del Pnrr, alcuni paesi europei stanno registrando performance migliori, come la Romania e la Francia, che hanno completato una percentuale maggiore di scadenze e target previsti.

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