Europa

Online, la Commissione UE pubblica le nuove linee guida per proteggere i minori: al via la consultazione pubblica.

La Commissione europea ha pubblicato oggi la bozza delle linee guida sulla protezione dei minori online, in attuazione del Digital Services Act (DSA), aprendo ufficialmente una consultazione pubblica che resterà attiva fino al 10 giugno.

L’iniziativa mira a fornire un quadro di riferimento concreto per le piattaforme digitali accessibili ai minori, affinché garantiscano un elevato livello di sicurezza, privacy e protezione per bambini e adolescenti che utilizzano i servizi online.

Tra gli interventi raccomandati nella bozza, figurano la verifica dell’età degli utenti, per limitare l’accesso a contenuti non adatti come pornografia o violenza, la revisione degli algoritmi di raccomandazione, per evitare che i minori finiscano in spirali di contenuti dannosi e nuove linee guida per la governance interna delle piattaforme, inclusa la moderazione dei contenuti sensibili.

Le linee guida si applicheranno a tutte le piattaforme online accessibili ai minori, escluse micro e piccole imprese, ma incluse quelle di grandi dimensioni con oltre 45 milioni di utenti mensili nell’UE.

Il documento è frutto di un processo partecipato, che ha coinvolto stakeholder pubblici e privati, oltre ai giovani ambasciatori del programma Better Internet for Kids (BIK+). Il testo adotta un approccio basato sul rischio, coerente con il DSA, e riconosce la necessità di bilanciare la protezione con i diritti fondamentali dei minori, come partecipazione, espressione e accesso all’informazione.

Parallelamente, la Commissione sta lavorando a una applicazione per la verifica dell’età che tuteli la privacy, pensata come soluzione ponte in attesa del lancio del Digital Identity Wallet previsto entro il 2026. Il progetto prevede una app open source white-label entro l’estate 2025.

Oltre all’adozione delle linee guida prevista per l’estate, Bruxelles prepara anche una proposta legislativa più ampia: il Digital Fairness Act, che potrebbe colmare eventuali lacune normative non coperte dal DSA.

Intanto, la Commissione invita genitori, ragazzi, educatori, autorità nazionali, esperti e fornitori di piattaforme a contribuire al testo. Il futuro del digitale per i più giovani, dicono da Bruxelles, dipende da una rete costruita con responsabilità condivisa.

Foto di Vidmir Raic da Pixabay.com