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Nove milioni per i rifiuti a Cagliari: un “risultato straordinario”… nel lasciare tutto com’era.

Nove milioni di euro in tre anni, stanziati dalla Regione per sostenere il servizio di igiene urbana a Cagliari. Un intervento celebrato dall’Esecutivo cittadino come un “risultato straordinario”. Peccato che, al netto delle dichiarazioni trionfali, l’unico elemento tangibile – sotto gli occhi di residenti e turisti – sia l’immondizia che continua a occupare strade, marciapiedi e angoli della città di Cagliari.

L’operazione, inserita nell’ultima manovra finanziaria regionale, solleva inoltre più di un interrogativo: come si giustifica un simile trasferimento di risorse pubbliche in assenza di un effettivo miglioramento del servizio? La città, come facilmente rilevabile, continua a scontare le stesse criticità di sempre: raccolta inefficiente, strade sporche e un sistema che, nonostante le promesse, non è stato né riformato né potenziato.

La narrazione autocelebrativa si scontra, come sempre, con la realtà urbana, dove il degrado resta protagonista. A cambiare, per ora, è solo il bilancio – più ricco – e il lessico del marketing politico, che trasforma un’ordinaria elargizione in un successo da rivendicare. Insomma, la bassa politica che si conferma.

Ma amministrare, lo si ricorda, non significa prendere soldi grazie ad accordi “tra dirimpettai” al Governo della Regione e distribuirli a pioggia senza risultati concreti. Significa migliorare la qualità della vita, rendere i servizi efficienti, dare risposte ai cittadini.

Cagliari non ha bisogno di slogan o passerelle istituzionali. Ha bisogno di strade pulite, mezzi adeguati, controlli rigorosi e una gestione finalmente all’altezza. Perché continuare a finanziare l’inefficienza e vantarsene pubblicamente non è solo inopportuno: è una forma di disprezzo verso una comunità che chiede, semplicemente, una città vivibile.