Moldova, UE: “Rispettare lo Stato di diritto e la democrazia”.

Ieri, il Parlamento della Repubblica di Moldova ha votato una serie di proposte legislative, comprese le limitazioni dei poteri presidenziali, definite dall’UE come poco trasparenti e che sono state condotte “in modo da non rispettare le necessarie procedure parlamentari e, ancora, sostenuta da persone identificate come coinvolte nella corruzione e nella frode bancaria del 2014”.

Proposte legislative decise per mettere in difficoltà l’azione della neo presidente Maia Sandu, alle prese con un supporto parlamentare risicato all’interno del Parlamento monocamerale moldavo, dove Igor Dodon (lo sfidante filorusso sconfitto alle ultime elezioni presidenziali) gode di maggiore influenza.

“L’Unione europea – si legge nella nota del portavoce – si aspetta che tutti i responsabili delle decisioni nella Repubblica di Moldova, un paese associato all’UE, rispettino lo Stato di diritto e garantiscano la democrazia, in linea con le aspettative della popolazione e con i principi fondamentali dell’ambizioso accordo di associazione UE-Moldova”.

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foto maiasandu2020