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Mobilità sociale lenta in Italia: solo il 17,6% dei giovani di famiglie poco istruite consegue la laurea.

In Italia, la mobilità sociale attraverso l’istruzione resta limitata. Secondo quanto emerge dal Rapporto annuale 2025 dell’Istat, tra i giovani nati nel 1992 solo il 17,6% di coloro provenienti da famiglie con basso livello di istruzione ha conseguito una laurea, contro il 75% dei coetanei figli di genitori entrambi laureati. Una disparità marcata che conferma la forte influenza del contesto familiare sull’accesso all’istruzione terziaria.

Il divario si riflette anche nei percorsi scolastici pre universitari. Tra i giovani con genitori poco istruiti, il 36,3% non ottiene nemmeno il diploma di scuola superiore, e tra coloro che lo conseguono, la scelta ricade perlopiù su istituti tecnici o professionali. Al contrario, solo il 2,3% dei figli di laureati non raggiunge il diploma, mentre la frequenza dei licei è nettamente prevalente in questa fascia.

I livelli di istruzione si traducono poi in differenze significative sul piano reddituale. A 30 anni, la metà dei laureati nel 2022 percepisce un reddito superiore alla media nazionale, mentre tre quarti dei giovani senza diploma guadagnano meno della media. I percorsi scolastici, dunque, incidono fortemente sulle prospettive occupazionali ed economiche.

Permangono poi i soliti forti divari territoriali. I trentenni residenti nel Mezzogiorno, pur avendo livelli di istruzione terziaria non molto distanti dal resto del Paese, mostrano un significativo svantaggio sul fronte reddituale: i loro redditi da lavoro risultano inferiori del 15,2% rispetto al Centro e del 34% rispetto al Nord.

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