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Milano mette sul tavolo 1,2 milioni per l’affitto ai giovani: Cagliari lo faceva già vent’anni fa con la Giunta Floris.

Il Comune di Milano ha stanziato 1,2 milioni di euro per sostenere i giovani under 35 con contratti di affitto nel mercato privato, annunciando la misura come un’iniziativa all’avanguardia per agevolare l’indipendenza abitativa delle nuove generazioni. Tuttavia, quanto celebrato oggi sotto la Madonnina, a Cagliari era già realtà nei primi anni Duemila.

Fu infatti la Giunta guidata da Emilio Floris, nei suoi mandati tra il 2001 e il 2011, a mettere a regime un articolato sistema di contributi per l’autonomia abitativa giovanile, con risorse significative e strumenti operativi concreti. Una visione strategica, fondata su pragmatismo e ascolto reale dei bisogni delle nuove generazioni. Contributi all’indipendenza dei giovani cagliaritani che potevano, allora, arrivare a quasi 500 euro al mese per 3 anni.

Un impegno che però ha subito un brusco stop con l’arrivo delle giunte (ideologiche e scarsamente proattive) targate Massimo Zedda che, invece di rafforzare strumenti già collaudati ed efficaci, hanno preferito puntare su iniziative a scarso impatto reale (meglio puntare sulle inutili consulte che si riuniscono 2 volte in un anno) e prive di continuità progettuale.

A Milano, invece, la misura annunciata prevede contributi fino a 2.400 euro per giovani lavoratori con Isee sotto i 26mila euro, residenti da almeno sei mesi in affitto in città. I fondi, di provenienza regionale, saranno erogati direttamente ai proprietari degli alloggi, a copertura parziale del canone. “Un aiuto concreto – afferma l’assessore all’Edilizia Residenziale Fabio Bottero – per chi fatica a inserirsi nel mercato privato”.

Un tema oggi, sentito (non dal “cindaco” e soci) anche nel capoluogo sardo, dove il recupero della concretezza continua ad essere abbandonato da chi ha preferito “occupare” il tema giovanile con simboli e non con soluzioni.