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Manovra: in Consiglio regionale si citano le risorse mancanti…ma non i milioni sprecati.

E’ proseguita oggi la seduta del Consiglio regionale della Sardegna sulla “Legge di Stabilità 2025”. Dopo l’apertura del presidente Piero Comandini, che ha dato la parola all’assessore al Bilancio, Giuseppe Meloni, il tema centrale è stato ancora una volta il bilancio ingessato della Regione, segnato da risorse limitate e accantonamenti obbligatori che impediscono di investire in molti settori cruciali.

Meloni ha ribadito quanto già sottolineato in precedenti occasioni: il bilancio regionale è, infatti, “ridotto”, con oltre metà delle risorse destinate alla sanità e accantonamenti che ammontano a circa 340 milioni di euro, a cui si aggiungono 28 milioni per il patto di stabilità europeo. Un miliardo di euro, ha spiegato l’assessore, sarebbe disponibile, ma non può essere speso a causa di queste limitazioni imposte dalla legge.

Tuttavia, nonostante il continuo richiamo alla scarsità di risorse e alla necessità di affrontare la cosiddetta “vertenza entrate” con lo Stato, che ammonta a 1,7 miliardi di euro, sembra che il tema dei soldi effettivamente sprecati resti sistematicamente fuori discussione. Ogni volta che si parla di bilancio, di tagli, di risorse da accantonare o da bloccare, non si sente mai un accenno ai milioni di euro letteralmente buttati a mare per la presentazione di emendamenti puntuali dei consiglieri regionali.

Un esempio lampante arriva dalla recente variazione di bilancio di novembre 2024, che ha visto da parte del Consiglio regionale della Sardegna, ricordiamolo il Legislatore Sardo, il costoso impiego di oltre 23 milioni di euro per finanziare progetti spesso poco trasparenti, come il rinnovo degli infissi o la sostituzione dei parchi auto, chiaramente indirizzati a soddisfare le richieste di qualche amico o spin-off politico.

In un contesto in cui le risorse sono scarse e il governo regionale fatica a bilanciare i conti, questo spreco di denaro pubblico appare come una vera e propria contraddizione, un buco nero. A qualcuno sicuramente può piacere così.

La situazione, dunque, diventa ancor più paradossale quando, dopo ogni dibattito, la questione dei tagli e degli accantonamenti occupa il centro della scena, ma mai si parla di come milioni di euro vengano destinati a fini discutibili, senza che vi sia un reale beneficio per la collettività sarda.

Questioni di opportunità a parte, che all’Aula del Consiglio interessano ben poco, in serata è stato approvato il passaggio agli articoli con 29 voti favorevoli e 16 contrari. Si continuerà – a sentire altre menate ovviamente -, il prossimo martedì 15 aprile dalle ore 10:00. E mentre la discussione continua, resta da chiedersi quando finalmente si smetterà di puntare il dito solo sulle risorse che mancano, per iniziare a considerare quelle che vanno perse senza alcuna giustificazione plausibile.