CulturaEuropa

L’Unione Europea investe 1,25 miliardi di euro nella ricerca e invita i ricercatori a “scegliere l’Europa”.

L’Unione Europea sta intensificando (da capire se ci riuscirà) il suo impegno nella ricerca, come conferma l’annuncio di nuovi bandi per oltre 1,25 miliardi di euro destinati alle azioni Marie Skłodowska-Curie nel 2025. Fondi destinati a finanziare lo sviluppo delle competenze dei ricercatori, la promozione della collaborazione internazionale e il rafforzamento del legame tra scienza e società. Inoltre, una particolare attenzione sarà dedicata ai ricercatori all’inizio della loro carriera e agli scienziati ucraini in esilio.

In un recente discorso alla Sorbona, la presidente Ursula von der Leyen ha sottolineato l’ambizione dell’Europa di rimanere “un continente dove la libertà scientifica è protetta, dove i talenti sono coltivati e dove l’innovazione può prosperare”.

In parallelo, la Commissione ha lanciato anche il programma pilota “Choose Europe for Science”, pensato per attrarre i ricercatori extra-Ue, offrendo condizioni di lavoro e forti prospettive di carriera, con l’obiettivo di posizionare l’Europa come una destinazione privilegiata per i talenti globali. Con un budget di 22,5 milioni di euro per il 2025, il programma finanzierà programmi post-dottorato. Iniziativa lodevole ma risibile guardando le strategie adottate dai big player internazionali, come gli Stati Uniti d’America e la Cina.

Come andrà non è dato saperlo, vista la pesante assenza di meccanismi di monitoraggio dell’impatto in Ue, ma, entro la fine dell’anno, dovrebbe partire il primo bando MSCA Doctoral Networks, con un finanziamento di quasi 600 milioni di euro, mirato a reclutare e formare candidati per dottorati in ambito accademico e in altri settori, come l’industria e la pubblica amministrazione.

Il secondo avviso, il MSCA & Citizens, con un finanziamento di 16,3 milioni di euro, invece si propone di avvicinare la scienza al pubblico attraverso eventi come la Notte dei Ricercatori e attività nelle scuole, mostrando l’impatto della ricerca sulla vita quotidiana dei cittadini. Inoltre, l’UE destinerà 10 milioni di euro per sostenere i ricercatori ucraini in esilio, attraverso il programma MSCA4Ukraine.

A questi bandi si aggiungono tre ulteriori iniziative già aperte quest’anno: il MSCA COFUND, con un budget di oltre 100 milioni di euro, il MSCA Staff Exchanges, con un finanziamento di quasi 100 milioni di euro, destinato al finanziamento di progetti di ricerca e innovazione, promuovendo scambi internazionali e interdisciplinari e, infine, il MSCA Postdoctoral Fellowships, con un budget di oltre 400 milioni di euro, dedicato ai ricercatori già strutturati.

foto Cnr