Lieve aumento dell’attività fisica tra gli italiani, ma il Sud resta indietro: ancora troppi sedentari, soprattutto tra anziani e fasce fragili.
Gli italiani tornano lentamente in movimento, ma la sedentarietà resta ancora un problema diffuso, soprattutto nel Mezzogiorno e tra le fasce più fragili della popolazione. È quanto emerge dal nuovo report delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha fotografato i livelli di attività fisica degli italiani nel biennio 2023-2024, basandosi sui parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo l’indagine, la quota di adulti che svolge regolarmente attività fisica torna ai livelli pre-pandemici e tocca il 50%, in crescita rispetto al 45% del 2020-2021. Tra gli over 65, la percentuale sale al 42%, contro il 35% di due anni fa. Parallelamente si riduce anche la quota di sedentari: tra gli adulti passa dal 31% al 27%, mentre tra gli anziani scende dal 42% al 37%. Un miglioramento ancora timido, che però mostra segnali incoraggianti dopo il brusco stop della pandemia.
La sedentarietà colpisce di più donne, anziani e persone in difficoltà economiche o con basso livello di istruzione. Tra gli adulti, ad esempio, il 40% di chi ha problemi economici è sedentario, contro il 23% di chi non ne ha. E tra chi possiede solo la licenza elementare, la quota sale al 49%, contro il 22% tra i laureati. Il divario è evidente anche sul piano geografico: nel Nord Italia i sedentari sono il 16%, ma salgono al 38% al Sud, con la Calabria che supera addirittura il 50% della popolazione sedentaria, sorpassando la Campania che invece registra una lieve ma significativa riduzione.
La riduzione è più evidente tra i giovani sotto i 50 anni e tra chi ha migliori condizioni sociali, ma coinvolge anche uomini e donne in maniera simile.
Un altro dato interessante riguarda la percezione soggettiva dell’attività fisica: molti italiani sopravvalutano il proprio impegno. Il 38% dei “parzialmente attivi” e addirittura il 23% dei sedentari ritiene di fare abbastanza esercizio, a dimostrazione di quanto ancora sia necessaria una maggiore consapevolezza.
Per quanto riguarda gli over 65, la situazione resta critica. Oltre un terzo (37%) è completamente sedentario, percentuale che arriva al 56% tra gli ultra 85enni. Anche qui si osservano disparità simili: più sedentarietà tra le donne, tra chi vive solo, tra i meno istruiti e in chi affronta difficoltà economiche. Nel Sud Italia, quasi un anziano su due non svolge alcun tipo di attività fisica.
Preoccupa inoltre la scarsa attenzione del personale sanitario verso il tema: solo 3 adulti su 10 riferiscono di aver ricevuto il consiglio di fare attività fisica da un medico o da un operatore. Anche tra le persone in sovrappeso o con patologie croniche – per le quali il movimento è spesso un presidio terapeutico – le percentuali non superano il 45%. Tra gli anziani, appena il 27% ha ricevuto indicazioni in tal senso nei 12 mesi precedenti.
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