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Libia, PfE: “Respinto commissario UE mentre Bruxelles versa oltre 700 milioni di euro”.

Era l’8 luglio 2025, giorno di un’altra umiliante figuraccia internazionale per l’Unione europea: Magnus Brunner, commissario per gli Affari Interni e Migrazione, accompagnato dal ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi, era stato dichiarato persona non grata all’aeroporto di Tripoli, impedendogli di entrare in Libia durante una visita ufficiale. La missione, finalizzata a discutere l’aumento della migrazione irregolare, si era così trasformata in un imbarazzante fallimento diplomatico.

Un colpo all’immagine dell’Ue reso ancora più grottesco dal fatto che la Libia è uno dei principali beneficiari di fondi europei destinati alla gestione dei flussi migratori: tra il 2015 e il 2021, l’UE ha trasferito infatti circa 700 milioni di euro, cifra oggi ancora più alta. Nonostante le ingenti risorse, però, la Libia non ha rispettato lo Stato di diritto, non ha garantito stabilità politica né tutelato i diritti umani fondamentali.

Un episodio, l’ennesimo, che simboleggia il fallimento della strategia europea: “I soldi dei contribuenti europei spariscono senza alcun effetto, pagati a Paesi corrotti o instabili, invece di rafforzare la protezione dei nostri confini”, hanno rimarcato recentemente alcuni eurodeputati sovranisti.

Esponenti della camera di Bruxelles che hanno recentemente chiesto alla Commissione su come intenda reagire al divieto d’ingresso della delegazione Ue, se siano previste conseguenze concrete sul finanziamento alla Libia e quale strategia adotterà in futuro per collaborare su migrazione e sicurezza, visto che il commissario responsabile è stato formalmente rifiutato dal Paese africano.

foto Alexis Haulot Copyright: © European Union 2024 – Source : EP