L’Europa verso lo stop definitivo all’energia russa.
Con la nuova Roadmap REPowerEU presentata dalla Commissione europea, l’Unione Europea si è impegnata a mettere fine una volta per tutte alla propria dipendenza energetica dalla Russia. Un piano ambizioso (ad oggi irrealistico) che prevede l’eliminazione graduale di gas, petrolio e persino energia nucleare di origine russa dai mercati europei, in nome della sicurezza energetica e geopolitica del continente.
Ma l’annuncio arriva in un momento di crescente marginalità dell’UE sullo scenario ucraino, dove Mosca e Washington dettano ormai i ritmi, e dove le iniziative europee – più simboliche che sostanziali – faticano a incidere realmente sul corso della guerra. Emblematiche, in questo senso, le dichiarazioni della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che ha ribadito come “l’energia che giunge in Europa non può finanziare una guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Un’affermazione netta, che però sembra più un gesto di riparazione tardiva che un atto di leadership politica.
Il piano, che si fonda su una serie di misure graduali da attuarsi entro il 2027, mira a impedire la stipula di nuovi contratti per il gas russo (incluso l’LNG), vietare quelli spot esistenti entro la fine del 2025, e ridurre le importazioni residue di un terzo già entro la fine dell’anno. A ciò si aggiungono interventi per limitare l’importazione di uranio arricchito e altri materiali nucleari di provenienza russa, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia europea anche nel settore dell’energia atomica.
La Commissione von der Leyen, adesso, chiederà agli Stati membri di elaborare entro il 2025 piani nazionali per contribuire allo stop definitivo alle forniture russe. Tuttavia, dietro i numeri e gli impegni formali, restano visibili le difficoltà di coordinamento e le divergenze interne all’UE, con alcuni Paesi dell’Est Europa ancora legati a infrastrutture e forniture russe.
Dal 2021 a oggi, le importazioni di gas russo sono scese da 150 a 52 miliardi di metri cubi, mentre il petrolio è passato dal 27% al 3% e il carbone è stato completamente bandito.
foto Sylvain Thomas European Union, 2012 Copyright Source: EC – Audiovisual Service