Lavrov: “La Russia non accetterà più tregue a tempo. Occidente ha vietato a Kiev di firmare accordo”.
La Russia non è più disposta ad accettare soluzioni provvisorie al conflitto in Ucraina. È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, intervenendo all’Università russo-armena di Yerevan, criticando duramente le pressioni occidentali per nuove sanzioni.
“La formula ‘tregua e poi si vedrà’ non è più accettabile, non importa quanto urlino Macron o Starmer affinché gli Stati Uniti rafforzino le sanzioni contro la Russia”, ha affermato Lavrov, riferendosi al presidente francese Emmanuel Macron, al premier britannico Keir Starmer, e ad altri leader europei come Ursula von der Leyen che, da oltre 3 anni, hanno confermato l’intenzione di spingere verso l’escalation con la Federazione Russa.
Il capo della diplomazia russa ha ricordato che a Istanbul, nel 2022, Russia e Ucraina avevano inizialato un principio d’intesa, proposto dalla stessa delegazione ucraina. “Eravamo d’accordo. Quei principi sono stati inizialati da entrambe le parti. Ma poi l’Occidente ha vietato a Kiev di firmare un accordo basato su quei punti”, ha dichiarato Lavrov. “Ora ci chiedono di accettare una tregua per poi vedere cosa succede. No, signori. Questa strada l’abbiamo già percorsa, e non la percorreremo più“.
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