Europa

Lavoro e mobilità: l’UE ha rilasciato 89.000 Blue Card a lavoratori non europei.

Nel 2023, circa 89.000 cittadini altamente qualificati provenienti da Paesi extra-UE hanno ricevuto una Blue Card, il permesso di lavoro e soggiorno dell’Unione Europea pensato per attrarre talenti internazionali. A rivelarlo è un aggiornamento ufficiale in occasione dell’EU Diversity Month, l’iniziativa che promuove diversità e inclusione nel mondo del lavoro e nella società.

La Germania si conferma leader assoluta nell’attrazione di lavoratori qualificati, con 69.000 Blue Card emesse, pari al 78% del totale europeo. Seguono, a distanza, Polonia (7.000) e Francia (4.000). Tra i principali beneficiari spiccano i cittadini indiani, a cui sono state concesse 21.000 Blue Card (24% del totale), seguiti da cittadini di Russia (9.000), Turchia (6.000) e Bielorussia (5.000).

Anche sul fronte della mobilità accademica, i numeri sono significativi: nell’ultimo anno, gli Stati membri dell’UE hanno rilasciato 451.000 autorizzazioni a studenti e ricercatori non comunitari. La Germania guida anche in questo settore, con 144.000 permessi, seguita da Francia (117.000) e Spagna (55.000). Le principali nazionalità beneficiarie sono India (50.000), Cina (47.000), Marocco (22.000) e Stati Uniti (21.000).

Nel 2023, sono stati rilasciati anche 10.800 permessi per trasferimenti intra-aziendali, che consentono ai lavoratori di aziende extra-UE di essere assegnati temporaneamente a filiali europee. I Paesi che ne hanno concessi di più sono Paesi Bassi (2.700), Germania e Ungheria (1.900 ciascuno), Francia (1.500) e Spagna (1.100). Anche in questo caso, gli indiani rappresentano la quota maggiore con 3.900 permessi, seguiti da cinesi (1.600) e sudcoreani (1.300).