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Lavoro, addio al sogno influencer: i giovani (finalmente) sognano di svolgere una professione.

Il mito dell’influencer (grazie Signore) perde smalto tra le nuove generazioni. Secondo le ultime rilevazioni, i giovani italiani guardano con crescente interesse a mestieri più “tradizionali” e stabili, come il medico o l’insegnante, che tornano in cima alle preferenze per il futuro lavorativo. A sorpresa, tra i professionisti più ambiti figura anche lo “007 digitale”, ovvero l’esperto in cybersecurity, che conquista il terzo posto con il 15% delle preferenze.

Una scelta che riflette la crescente centralità della sicurezza informatica nel mondo del lavoro. Un recente studio realizzato da Aipsa con The European House – Ambrosetti rivela che un’azienda su quattro in Italia è attualmente alla ricerca di consulenti in sicurezza digitale. Un trend in costante ascesa, alimentato dal boom degli attacchi hacker e da eventi come il blackout in Spagna e Portogallo.

Solo quarti in classifica gli influencer e content creator, che raccolgono comunque un buon 13% di preferenze. Un segnale che il fascino del mondo social resiste, ma comincia a fare i conti con un mercato sempre più saturo e meno garantito in termini di stabilità economica.

Segue, al quinto posto con l’11%, una figura emergente dell’era digitale: l’AI engineer, professionista che progetta sistemi basati sull’intelligenza artificiale, un campo in forte crescita e con stipendi che possono superare i 6.000 euro mensili.

Complice il rilancio del turismo post-pandemia, il consulente di viaggio si piazza al sesto posto con l’8% delle preferenze. Settima posizione per il tecnico di impianti fotovoltaici (7%), spinto dalla transizione energetica e dalle politiche green. Più distaccati, il gestore retail (4%), lo specialista in marketing e comunicazione (2%) e, in coda, l’autista di mezzi pubblici, con solo l’1%.

Dati che rivelano una nuova consapevolezza tra i giovani: meno sogni da copertina, più attenzione alla stabilità e alle competenze richieste dal mercato. Ma, bisognerebbe dirlo, anche una fuga da un sistema di valori basato sul nulla e sull’apparenza. Insomma, basta effimero si alla sostanzialità.

Foto di Niek Verlaan da Pixabay.com