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La violenza contro le donne costa 300 miliardi di euro l’anno.

La cifra choc di 300 miliardi di euro all’anno come costo della violenza contro le donne nell’Unione Europea, citata lo scorso febbraio dalla commissaria Hadja Lahbib in un’intervista a Bruzz.be, ha sollevato dubbi da parte di alcuni eurodeputati. La parlamentare Barbara Bonte (PfE) ha chiesto chiarimenti alla Commissione sull’origine e l’attendibilità di quella stima, definendola basata su “estrapolazioni creative”.

Nella sua risposta ufficiale, la Commissione europea ha ribadito che la cifra proviene da uno studio pubblicato nel 2021 dall’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE), agenzia ufficiale dell’UE incaricata di monitorare e analizzare le politiche in materia di parità. Lo studio, intitolato The Costs of Gender-based Violence in the European Union, è il primo nel suo genere a fornire una valutazione sistemica degli impatti economici della violenza di genere, con particolare attenzione alla violenza sulle donne.

La Commissione, dunque, ha respinto l’accusa di superficialità, sottolineando che la metodologia utilizzata è stata rigorosa e multidimensionale, tenendo conto dei costi diretti (sanitari, giudiziari, sociali), delle perdite di produttività e del danno psico-fisico alle vittime. “Il calcolo – spiega la Commissione – è basato su dati reali disponibili e su un modello economico validato, accompagnato da un documento tecnico dettagliato”.

Inoltre, l’EIGE, ricorda la commissaria, opera come agenzia indipendente, supervisionata da un Experts’ Forum che include rappresentanti degli Stati membri e organismi specializzati in parità di genere. Nonostante ciò, la Commissione non ha indicato alcuna verifica da parte di organismi terzi o indipendenti esterni all’UE.

foto Santarsiero Donato