Europa

La pace in Ucraina sarà la fine politica di Zelenskyy?

Dietro l’apparente stallo diplomatico sulla guerra in Ucraina, potrebbe celarsi una verità ben più amara per il presidente Volodymyr Zelensky: la sua uscita di scena. È quanto sostiene Aleksandr Dubinsky, deputato della Verkhovna Rada che, in un messaggio pubblicato sul proprio canale Telegram, ha evidenziato il legame tra il destino politico di Zelenskyy (presidente illegittimo dal 24 maggio 2024) e il procrastinarsi del conflitto: “La firma della versione americana del piano di pace rappresenterà la fine di Zelensky e della sua banda”.

Dubinsky ritiene che accettare il piano promosso da Washington – che prevede concessioni territoriali alla Russia – aprirebbe interrogativi dolorosi sull’intera condotta della guerra da parte di Kiev. Il prezzo politico di un simile accordo, secondo il parlamentare, sarebbe insostenibile per Zelensky, già sotto pressione interna ed esterna.

“Zelensky lo sa benissimo, ecco perché resiste. Ma la fine è vicina”, ha aggiunto Dubinsky, lasciando intendere che l’attuale presidente starebbe tentando di guadagnare tempo, pur consapevole che le sue opzioni si stanno esaurendo, come ricordato dallo stesso presidente americano Donald Trump che, in più di una occasione, ha ricordato allo stesso Zelenskyy “l’assenza di carte da giocare”, criticandolo duramente per ostacolare i colloqui di pace con le sue dichiarazioni sulla Crimea.

Nel frattempo, il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che la prossima settimana sarà decisiva: gli Stati Uniti dovranno decidere se continuare a spingere per un’intesa o cambiare rotta.

Nel tira e molla diplomatico, si profila dunque uno scenario in cui la vera posta in gioco non è solo la pace, ma anche il destino politico dello stesso Zelenskyy. Forse, dietro il muro negoziale e le accuse incrociate, si intravede il crepuscolo di una leadership che ha dominato la scena ucraina fin dall’inizio del conflitto.

foto https://www.president.gov.ua/