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La Consulta richiama il governo su Cpr e abuso d’ufficio.

Una doppia pronuncia della Corte Costituzionale scuote il governo, con due sentenze molto attese su due dei dossier più sensibili dell’attuale legislatura: i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.

Pur dichiarando inammissibili i ricorsi sollevati, i giudici della Consulta lanciano un messaggio chiaro: è il Parlamento a dover colmare i vuoti normativi e ridefinire regole che, allo stato attuale, sollevano più di una perplessità sul piano costituzionale.

Particolarmente incisivo il giudizio sulle norme che regolano il trattenimento dei migranti nei Cpr. Pur respingendo il ricorso presentato da un giudice di pace di Roma, la Corte sottolinea che la disciplina attuale “non rispetta la riserva di legge in materia di libertà personale” e denuncia un “vulnus” normativo che lascia troppo spazio a regolamenti e provvedimenti discrezionali.

L’altra questione sollevata riguarda l’eliminazione del reato di abuso d’ufficio, misura bandiera dell’attuale governo, pensata per superare la cosiddetta “paura della firma” tra i funzionari pubblici. Anche in questo caso, la Consulta non ha ravvisato profili di incostituzionalità, ma nel testo delle motivazioni emerge un nuovo elemento di criticità.

La Corte parla infatti di “indubbi vuoti di tutela penale” generati dall’abolizione del reato e chiarisce che, pur non essendo materia di competenza giudiziaria, il tema “riguarda esclusivamente la responsabilità politica del legislatore”.

Alcuni ricorrenti avevano sollevato anche il sospetto di un’incompatibilità con la Convenzione ONU contro la corruzione (Convenzione di Mérida), ma secondo la Consulta non esiste alcun obbligo internazionale a mantenere il reato di abuso d’ufficio, che non è previsto in modo uniforme nei diversi ordinamenti degli Stati aderenti.

In sintesi, seppure senza invalidare le scelte del governo, la Corte Costituzionale punta il dito contro una gestione normativa che, su entrambi i fronti, appare lacunosa.

foto Di Monticiano – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=128627839