Israele, via libera all’escalation militare a Gaza: nel piano anche l’occupazione della Striscia.
Il gabinetto politico di sicurezza israeliano ha approvato nella notte un nuovo piano per l’escalation militare nella Striscia di Gaza. Lo riportano i quotidiani Haaretz e Times of Israel, citando fonti governative. Il piano prevede, tra le altre misure, anche l’occupazione del territorio e il suo controllo, nonché lo spostamento della popolazione palestinese verso sud, in un’operazione che si preannuncia di ampia portata.
Nella stessa riunione, è stato approvato anche un piano per la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza tramite aziende private. Il provvedimento ha ottenuto il via libera nonostante l’opposizione del ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir. Secondo quanto riferisce Times of Israel, il piano entrerà in vigore solo dopo la visita nella regione dell’ex presidente statunitense Donald Trump, attesa per la prossima settimana.
Nel frattempo, l’ONU ha duramente criticato il nuovo piano israeliano per la distribuzione degli aiuti. Una nuova proposta che prevede che il cibo venga consegnato direttamente alle famiglie da organizzazioni internazionali e contractor privati, con il supporto esterno delle truppe israeliane. Ogni nucleo familiare dovrà designare un rappresentante che sarà controllato dalle forze israeliane prima di accedere ai punti di distribuzione. L’intenzione, spiegano le autorità israeliane, è quella di impedire a Hamas di intercettare gli aiuti. Tuttavia, secondo le Nazioni Unite, questo sistema rischia di compromettere l’efficacia degli interventi umanitari.
A rendere ancora più drammatica la situazione, nelle prime ore di oggi due raid aerei israeliani hanno provocato almeno 19 vittime civili nel nord della Striscia, tra cui donne e bambini. A riferirlo il portavoce della protezione civile di Gaza, Mahmud Bassal.
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