Israele respinge le modifiche di Hamas.
Le modifiche introdotte da Hamas alla proposta di cessate il fuoco avanzata dal Qatar per la Striscia di Gaza sono considerate “inaccettabili” da Israele. Lo ha dichiarato in una nota l’ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
“Le modifiche che Hamas cerca di apportare alla proposta del Qatar ci sono state comunicate sono inaccettabili per Israele”, si legge nel comunicato ufficiale.
Nonostante ciò, il premier Netanyahu ha ordinato di accettare l’invito ai colloqui indiretti e di proseguire i contatti per il ritorno degli ostaggi israeliani, sulla base della proposta originaria presentata da Doha e approvata da Israele.
Ieri, Dmitry Gendelman, consigliere dell’ufficio del premier, ha riferito alla TASS che Netanyahu ha convocato una riunione del cosiddetto “gabinetto ristretto” per discutere i termini dell’accordo sugli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza e valutare l’invio di una delegazione a Doha.
Secondo quanto riportato dal portale israeliano Ynet, i mediatori internazionali stanno cercando di facilitare un nuovo ciclo di colloqui indiretti tra le parti, previsto per oggi, 6 luglio, nella capitale qatarina.
Hamas, da parte sua, ha dichiarato su Telegram di aver trasmesso una risposta positiva ai mediatori ed è pronto ad avviare immediatamente le trattative sull’attuazione della proposta. La decisione, secondo quanto riferito, è stata presa dopo consultazioni con tutte le fazioni palestinesi.
Secondo fonti citate da Al-Ghad TV, Hamas presenterà una nuova proposta e non insisterà più su una proroga obbligatoria di 30 giorni della tregua successiva ai primi 60 giorni di cessate il fuoco. Tuttavia, il movimento continua a considerare necessario proseguire i negoziati fino a un accordo definitivo.
Stando alle ultime informazioni fornite da fonti israeliane, 20 ostaggi israeliani sarebbero ancora in vita nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre altri 30 sarebbero deceduti e i loro corpi trattenuti dal movimento palestinese.
foto hosny salah da Pixabay.com
