Inclusione in Italia: oltre due terzi dei giovani con disabilità sono inattivi, esclusi da studio e lavoro.
La condizione dei giovani con disabilità (unitamente a tutta la popolazione under35) in Italia resta allarmante: circa due terzi di loro non studiano e non lavorano, un dato nettamente superiore rispetto ai coetanei senza disabilità. A sottolinearlo è il XXVI Rapporto del Cnel sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva, che lancia un forte segnale d’allarme su una fascia giovanile spesso invisibile alle politiche pubbliche.
L’assenza di strategie efficaci e durature rischia di compromettere il futuro di migliaia di ragazzi e ragazze, già penalizzati da barriere fisiche, culturali e burocratiche. “Senza interventi mirati, il rischio è quello di consolidare una doppia esclusione: dal mondo del lavoro e dai percorsi formativi,” si legge nel rapporto.
Il Cnel chiede con urgenza investimenti in formazione accessibile e di qualità, incentivi alle imprese per creare ambienti lavorativi inclusivi, e contratti che garantiscano reali pari opportunità. Politiche attive e concrete, non solo buone intenzioni.
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