Impugnazione legge 7, Pierluigi Saiu: “Attendo di leggere le motivazioni ma sembra un’impugnazione fondata su ragioni politiche”.

La decisione del Governo Draghi di impugnare la Legge regionale 7, sarà il primo punto all’ordine del giorno della seduta della commissione Autonomia e Riforme, in programma mercoledì alle 10.30. Una occasione per discutere nel merito dell’ennesimo schiaffo istituzionale incassato dall’attuale maggioranza regionale, come ricordato dal presidente della Commissione Autonomia, Pierluigi Saiu: “Attendo di leggere cosa ci sarà scritto nel ricorso per conoscere le argomentazioni nel dettaglio. Dalle notizie di stampa, tuttavia, le ragioni dell’impugnazione sembra che attengano più che a problemi tecnici a questioni di natura politica. Sembra che venga messa in discussione la competenza della Regione nell’organizzazione del sistema delle autonomie locali e questo, ovviamente, non è accettabile. Trovo – prosegue – che siano pericolose le valutazioni che misurano l’esercizio della nostra autonomia rispetto alla popolazione. Se valesse infatti il principio che tutto deve essere rapportato al numero di abitanti, allora ad essere messi in discussione sarebbero anche i servizi essenziali, la nostra autonomia e perfino il fatto di aver diritto ad essere una regione”.

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“Per capire la pericolosità di questo ragionamento – ricorda l’esponente leghista – basterebbe pensare appunto ai servizi essenziali. Qualcuno infatti potrebbe dire, per esempio, che più di 30 ospedali sono troppi per 1.600.000 abitanti. Considerare poi il numero di leggi impugnate una misura della qualità legislativa è un altro grave errore. Se vogliamo essere sicuri che le leggi del Consiglio regionale non vengano impugnate non abbiamo che due strade: non farne per niente oppure limitarci a ricopiare le leggi statali. Così, forse, eviteremo il conflitto con il Governo, rinunciando però alla nostra autonomia. Il tema che si ripropone anche oggi, – ha concluso Saiu – rispetto all’impugnazione della legge del Consiglio regionale sul riordino del sistema delle autonomie locali, è proprio questo: il rapporto tra autonomia speciale e governi centrali. E la nostra specialità va difesa”.

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