Il Pentagono taglia 580 milioni di dollari in spese: “Stop agli sprechi”.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un taglio di oltre 580 milioni di dollari in programmi, contratti e sovvenzioni, nell’ambito di un’iniziativa volta a eliminare spese ritenute superflue. La decisione è stata formalizzata dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth, che ha firmato un memorandum intitolato Continuing Elimination of Wasteful Spending at the Department of Defense.
Secondo Hegseth, queste spese non sono in linea con le priorità dell’amministrazione Trump e non rappresentano un uso efficiente dei fondi pubblici. “In altre parole, non sono un buon utilizzo del denaro dei contribuenti”, ha dichiarato.
Tra i programmi eliminati spicca un progetto di sviluppo software per la gestione delle risorse umane del Dipartimento della Difesa, avviato nel 2018 con un budget iniziale di 36 milioni di dollari. Il programma, previsto per essere completato in un anno, è ormai in ritardo di otto anni e ha sforato i costi per 280 milioni di dollari. “Abbiamo superato il budget del 780%. Non lo faremo più”, ha dichiarato Hegseth.
Il Pentagono ha inoltre annullato contratti di consulenza esterni, tra cui 30 milioni di dollari destinati a un’azienda per l’acquisto di licenze software non utilizzate.
Tra le sovvenzioni eliminate figurano ancora 6 milioni per la decarbonizzazione delle navi della Marina e 9 milioni per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.
Con questo nuovo piano di risparmio, il Dipartimento della Difesa ha ora raggiunto 800 milioni di dollari di tagli complessivi dal precedente annuncio del 20 febbraio 2025.
“La priorità è garantire ai nostri combattenti ciò di cui hanno bisogno, riducendo frodi, sprechi e abusi”, ha concluso Hegseth, promettendo ulteriori misure di contenimento della spesa nei prossimi mesi.
Nel frattempo, invece, l’Europa aumenta la propria spesa militare, agitando lo spauracchio dell’invasione russa.
foto Air Force Staff Sgt.