Il “debutto” di Fabio Pisacane.
È iniziata ufficialmente l’era Pisacane a Cagliari. Nella sala stampa dell’Unipol Domus, il nuovo tecnico rossoblù ha esordito rimarcando l’importante lavoro con i giovani del Club, coronato con la conquista della Coppa Italia Primavera: “Quello che è stato fatto rimane nei ricordi, nel vissuto, conta sempre cosa fai da adesso in avanti. A livello di emozioni ne ho conosciute tante insieme a molti ragazzi, ai collaboratori, è chiaro che la loro vicinanza una volta che sono stato nominato allenatore della prima squadra mi ha fatto un piacere enorme. Niente che mi abbia stupito, ma la conferma di quanto costruito nel tempo prima di tutto a livello umano. I singoli? Vedremo nel percorso, ci sono ragazzi che hanno bisogno di tempo e pazienza, altri magari più pronti, giorno dopo giorno si lavorerà sul campo e capiremo ciò che può servire. Idrissi e Veroli hanno già fatto esperienza e sarebbe un peccato non provare a valorizzarli a casa nostra. Non sono più calciatori da settore giovanile, così come tanti ventenni reduci dalla Primavera, per me a quell’eta sei un giocatore pronto al salto, molti a quell’età giocano già Mondiali o Champions League, va cambiata la mentalità, chiaramente al giovane devi dargli tempo, farlo sbagliare, con fiducia. Conosco bene molti ragazzi delle giovanili rossoblù, è normale, alcuni saranno con noi in ritiro e mi auguro possano costruirsi una bella strada per il bene loro e del Cagliari”.
Pisacane troverà in spogliatoio diversi ex compagni di squadra, da Deiola a Pavoletti, passando per Marin, Zappa e Rog. “Ho giocato con Deiola, Pavoletti, Marin, Zappa e Rog. Sono cinque compagni con cui ho raggiunto obiettivi importanti e vissuto tanti momenti. Cambia il ruolo, ma non cambia il rispetto. Cambiano gli scenari, ma la stima resta, è chiaro che quando passi dall’altra parte della barricata devi vedere le cose in modo differente, ma avere qui ragazzi con cui hai trascorso pagine importanti rappresenta sicuramente qualcosa di interessante e stimolante. I social? Mi sono staccato per mia volontà e d’accordo col Club, se non per eventi e attività che faremo insieme. Un allenatore non deve pensare ai social, questo è il mio pensiero”.
Spazio poi al commento sulle ultime del calciomercato rossoblù: “Makoumbou ha dato tanto, come Viola, Augello, Palomino e Jankto. Ragazzi da ringraziare, così come mister Davide Nicola e il suo staff per la salvezza ottenuta, qualcosa di non banale e senza la quale oggi parleremo di ben altro. Stiamo lavorando per non farci trovare impreparati sul mercato, c’è una base solida e da li si parte. Gaetano? È un giocatore che non deve essere imprigionato dai vincoli tattici, ha qualità, cercheremo di responsabilizzarlo per metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Prati? Ha potenzialità, non si è ancora visto tutto ciò che può dare e quanto vale, può farlo in questa nuova stagione”.
Sul piano tattico, l’ex difensore ha le idee chiare: “Negli ultimi anni ho vissuto da vicino prima mister Claudio Ranieri e poi Nicola. Il Cagliari ha usato prettamente il 3-5-2 e il 4-4-1-1. Ma oggi il modulo è relativo, conta principalmente sul discorso della fase difensiva, come difendi. Ma conta prima di tutto l’idea che hai nel modo di difendere e attaccare, noi vogliamo essere compatti senza palla e coraggiosi con la palla, questo è sicuro”.
foto Cagliari Calcio/Valerio Spano