Il caso Tuveri approda in Aula: polemica sulla gestione della nuova Chirurgia Oncologica al Brotzu.
Dopo una “discreta attesa” è arrivata in Consiglio regionale l’interrogazione n.183 presentata dal consigliere Alessandro Sorgia (Gruppo Misto), che ha acceso i riflettori su una vicenda sempre più al centro del dibattito pubblico: quella del dottor Massimiliano Tuveri (chirurgo oncologico di riconosciuta fama, noto per la sua expertise nella chirurgia del pancreas) e della travagliata istituzione della nuova Struttura complessa di Chirurgia oncologica presso l’ARNAS Brotzu di Cagliari.
Nel giugno 2024, dopo aver vinto il concorso pubblico per dirigere la nuova Struttura Complessa di Chirurgia Generale Oncologica presso l’ARNAS G. Brotzu di Cagliari, Tuveri, fin dal suo arrivo, ha riscontrato gravi carenze organizzative e strutturali: mancanza di personale adeguato, assenza di una sala operatoria dedicata e risorse insufficienti per avviare l’attività chirurgica . Nonostante le segnalazioni formali alla Direzione Sanitaria, la situazione non è migliorata. Di conseguenza, Tuveri è stato allontanato dall’incarico per presunta “inadempienza”, suscitando indignazione tra colleghi e pazienti.
Una vicenda che non ha mancato di sollevare un ampio movimento di solidarietà, con oltre 10.000 firme raccolte su Change.org per chiedere il reintegro del chirurgo e denunciare le criticità nella gestione della sanità oncologica regionale, diventando, contestualmente, simbolo di una più ampia richiesta di trasparenza, efficienza e valorizzazione delle competenze professionali nel sistema sanitario sardo.
Un caso nel caso, verrebbe da dire, che pone una questione di opportunità e qualche interrogativo sulla reale volontà di potenziare la sanità oncologica in Sardegna.
Durante il suo intervento in Aula, Sorgia ha denunciato una serie di gravi criticità che, a suo dire, avrebbero compromesso sin dall’inizio l’attività di Tuveri, chiamato in Sardegna per guidare la nuova unità. “Quando ha accettato l’incarico – ha affermato il consigliere – sapeva che si trattava di una struttura di nuova attivazione, ma al suo arrivo a Cagliari non ha trovato nulla. Ancora più grave è che gli era stato promesso un adeguato finanziamento per avviare il reparto, decisione che spettava ai vertici aziendali”. Secondo quanto riferito, al medico sarebbero stati assegnati solo due collaboratori, di cui uno disponibile solo dal gennaio 2025, e non avrebbe avuto modo di esercitare le proprie funzioni prima che gli venisse revocato l’incarico per “mancato raggiungimento degli obiettivi”.
A rispondere all’interrogazione è stato il sempre più discusso assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, che ha ricostruito il contesto tecnico e organizzativo. “La chirurgia pancreatica è un ambito estremamente delicato e complesso, che richiede infrastrutture dedicate e personale altamente specializzato”, ha spiegato Bartolazzi, per il quale l’idea di portare uno specialista in Sardegna, senza un contesto già pronto, è stata, in sintesi, velleitaria: “Il dottor Tuveri – prosegue – non ha potuto operare perché non c’erano le condizioni tecniche necessarie”.
L’assessore ha inoltre precisato che l’ARNAS Brotzu avrebbe espletato tutte le procedure previste per l’attivazione della struttura e per il reperimento del personale: “Lo specialista era consapevole delle lunghe tempistiche. Tuttavia, vista la complessità della situazione, è stato avviato un tentativo di collaborazione con il dottor Gusai in Ogliastra, e abbiamo chiesto al Commissario di sospendere la revoca dell’incarico”, ha concluso Bartolazzi.
Parole che non hanno però convinto il consigliere Sorgia, critico sul tenore della replica dell’esponente della Giunta Todde: “La risposta dell’assessore è stata evasiva, con toni a tratti sbrigativi. La realtà è che il dottor Tuveri non è mai stato messo in condizione di lavorare: l’Azienda non ha certificato le difficoltà operative, ma ha semplicemente deciso di ostacolare la sua attività. E ora, senza trasparenza, si è scelto di spostarlo a Lanusei. Sarebbe interessante capire con quale criterio”.
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