I Paesi Ue puntano allo scontro, Bosshard: “Le dichiarazioni di Merz? Preludio alla prossima guerra europea contro la Russia”.
Le recenti affermazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz sulla rimozione delle restrizioni all’uso di armi a lungo raggio da parte dell’Ucraina contro obiettivi in territorio russo sollevano preoccupazioni ben più profonde di una semplice questione tattica. A lanciare l’allarme è Ralph Bosshard, esperto di strategia politico-militare, che, in una intervista alla TASS, ha interpretato le parole del cancelliere tedesco come “una prova generale della prossima guerra europea contro la Russia”.
Secondo Bosshard, che ha ricoperto il ruolo di consigliere militare per l’OSCE dal 2014 al 2020, le dichiarazioni di Merz “somigliano a un’esplorazione strategica del terreno, una forma di ‘probing’, con l’obiettivo di testare la possibilità di un attacco su vasta scala con armi strategiche, nell’ottica di una guerra di rivincita che è già nei radar di alcune capitali europee”. Qualcuno dalle parti delle cancellerie europee non doveva essere molto bravo in storia…
L’analista svizzero ritiene poi che il dibattito sull’invio di missili da crociera a Kiev serva soprattutto a nascondere la debolezza militare dell’Europa: “Merz cerca di ritagliarsi il ruolo del leader forte ma ciò non restituirà all’Europa la potenza che ha perduto”.
Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov ha bollato la posizione del cancelliere tedesco come “pericolosa e contraria a qualsiasi serio tentativo di pace.” In un clima già tesissimo, in sintesi, le azioni di Merz aggiungono benzina sul fuoco, confermando l’intenzione dei Paesi volenterosi (per cosa poi) di cercare lo scontro diretto con la Russia.
foto Nato.int