Hezbollah, Qassem: “Mai normalizzazione con Israele, la resistenza continuerà”.
Il segretario generale di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem, ha escluso in modo categorico ogni ipotesi di normalizzazione dei rapporti con Israele, ribadendo che il movimento continuerà a opporsi con fermezza a ogni forma di aggressione da parte dello Stato ebraico. Le sue dichiarazioni sono arrivate nel corso di un discorso tenuto in occasione dell’Ashura, importante ricorrenza religiosa sciita.
“La normalizzazione con Israele è un insulto alla dignità dei popoli della regione. Hezbollah non ne farà mai parte, perché non può esserci pace autentica finché persiste l’occupazione israeliana”, ha affermato Qassem, citato dall’emittente libanese Al Mayadeen.
Nel suo intervento, Qassem ha sottolineato che la resistenza libanese continuerà “a difendere il Paese” e che Hezbollah non cederà alle pressioni internazionali: “Anche se il mondo intero ci si opponesse, continueremo. La liberazione è un dovere, qualunque sia il tempo necessario”.
Riferendosi alla fragile tregua con Israele, entrata in vigore a novembre ma più volte violata da Tel Aviv, Qassem ha dichiarato: “Non ci lasceremo intimidire. Nessuno ha il diritto di chiederci di moderare la nostra posizione o disarmare mentre l’aggressione continua”.
Il leader di Hezbollah ha inoltre chiarito che una possibile fase di dialogo sarà avviata solo dopo il pieno rispetto della prima fase del cessate il fuoco, che prevede la fine delle ostilità, il ritiro israeliano dai territori libanesi occupati e la liberazione dei prigionieri.
Nel suo intervento, Qassem ha poi elogiato il ruolo dell’Iran nella regione, definendo la guida della Rivoluzione Islamica, l’Ayatollah Ali Khamenei, “un pilastro della resilienza” per l’intero asse della Resistenza. Ha anche sottolineato come il popolo iraniano abbia saputo sventare i piani dei nemici durante la recente offensiva israeliana, durata 12 giorni.
Il leader sciita ha espresso infine il pieno sostegno di Hezbollah alle popolazioni di Gaza e Yemen, lodandone la tenacia di fronte alla violenza israeliana: “Siamo uomini del campo, e la nostra posizione è chiara: o prevarranno i nostri diritti o sarà sconfitta la menzogna dell’occupazione”.
foto Navy Petty Officer 1st Class Benjamin A. Lewis