Giovani e smartphone: genitori maleducati, servono regole e responsabilità.
Un bambino su tre tra i 6 e i 10 anni usa lo smartphone ogni giorno. Oltre il 60% degli 11-13enni ha già almeno un profilo social. I numeri, diffusi da Save the Children, fotografano una tendenza in costante crescita. Ma dietro l’abuso di tecnologia tra i più giovani, c’è un colpevole ben preciso: i genitori, veri e propri “maleducati digitali” patentati.
Una realtà facilmente riscontrabile nella vita di tutti i giorni, al parco, al ristorante e nei principali luoghi pubblici, dove sovente i bambini vengono abbandonati di fronte ad uno schermo luminoso (tablet o smartphone che sia), con la speranza di passare qualche ora in pace e, magari, dimenticandosi la pressione e la responsabilità di essere genitore in una nazione sempre meno inclusiva per giovani adulti.
Fenomeno, però, che conduce i più giovani del Paese a vivere un’esposizione incontrollata a social e smartphone con tutti i rischi psicologici e relazionali che ne derivano.
Servirebbe, quindi, un “cambio di rotta radicale”, anche a costo di decisioni impopolari, dato che attualmente è difficile per i genitori – con i tempi che corrono e il supporto che continua a mancare – essere educatori.
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